Caffè, brioche e due libri in regalo: l’idea in un bar di Argegno

Curiosità Singolare idea di Roberto Dotti, contitolare dello storico Bar Doge di Argegno: «Li avevo a casa, non volevo buttarli. E qualche turista mi ha detto che ci studia l’italiano»

Caffè, cappuccio, brioche uniti agli inevitabili commenti sul traffico sempre più marcato lungo la Regina, sul vicino cantiere della variante della Tremezzina o sulle Olimpiadi parigine (tema quest’ultimo di stretta attualità, almeno sino a domenica). Ma non solo. Da qualche giorno questi dibattiti si accompagnano ad una simpatica ed apprezzata iniziativa: ai clienti, infatti, viene infatti regalato un libro. Anzi, due...

È lo stesso contitolare Roberto Dotti, già grande campione di ciclismo, a raccontare l’iniziativa. «A casa avevo più di 1500 libri. Nell’epoca del cellulare sempre calato davanti al volto e dei rapporti umani che spesso vengono ridotti ai minimi termini a causa dell’avanzata imperiosa della tecnologia, ho pensato che potesse essere apprezzata l’idea di regalare uno o due volumi ai turisti ed ai clienti del bar», le sue parole.

Detto, fatto. E così da qualche giorno, insieme alla colazione o all’aperitivo di turno, clienti e turisti possono approfittare di un volume da leggere e da portare con sé, nel caso dei turisti, come ricordo del soggiorno sul lago di Como.

«In tanti restano piacevolmente stupiti da questa novità - fa notare ancora Roberto Dotti, noto in ambito sportivo per aver conquistato nel 1985 il titolo del mondo di ciclismo su pista - Sono contento di aver introdotto questo momento alternativo, partendo da un presupposto e cioè che il libro è un qualcosa di sacro, che non va mai buttato. Chi vuole può dunque prendere sino a due libri. Per più di un turista questa è anche un’occasione per apprendere qualche rudimento di italiano. Conta il gesto in sé».

L’iniziativa è piaciuta a tal punto che ora alcuni clienti del “Doge”, a loro volta, hanno consegnato a Roberto Dotti volumi che avevano in casa per alimentare questo gesto sicuramente unico nel suo genere. Il gentile cadeau andrà avanti sino a che i volumi non saranno terminati, ma a giudicare da quanto si è visto in questi giorni pare proprio che per un po’ la scorta sarà alimentata grazie anche al tam tam spontaneo.

«In questi giorni, una coppia di escursionisti diretti in Val d’Intelvi ha chiesto come mai ci fossero tutti quei libri all’interno del bar. Ho spiegato loro lo spirito dell’iniziativa e hanno dunque voluto consultare alcuni volumi, prendendone uno come ricordo di questa colazione così particolare - la chiosa di Roberto Dotti -. Si tratta di un piccolo gesto, ma fatto con grande spontaneità e con la convinzione che i rapporti umani alla fine valgono più di molte altre cose». Un’idea che, in tempo di olimpiadi, vale come una medaglia.

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