Catamarani guasti e aliscafo quasi: «Navigazione, si va sempre peggio»

Disagi Gli utenti segnalano problemi sui mezzi veloci: «Non si poteva salire davanti». Contestata anche la scarsa pulizia a bordo. L’azienda: «Problemi tecnici temporanei»

I turisti sono spesso costretti a code interminabili per salire su un natante e i pendolari, costretti a subire disservizi quotidiani, si lamentano.

Stando alle segnalazioni che arrivano dagli utenti, insomma, la Navigazione sembra fare sempre più acqua. «Siamo alle solite – interviene Silvia Busato, che ogni giorno si sposta per lavoro fra Lezzeno e Menaggio – . Ogni giorno vengono soppresse corse perché funzionano solo due catamarani, mercoledì ne andava addirittura solo uno; ieri è stato ripristinato un aliscafo, ma non ci si poteva sedere nella parte anteriore, perché con il peso della gente da quella parte non sarebbe riuscito a sollevarsi in partenza».

Condizioni

Un quadro non certo incoraggiante, al quale si aggiunge - secondo gli utenti - un altro problema: «Mi preme inoltre segnalare i problemi di igiene a bordo: i natanti non vengono puliti da anni: la moquette ha persino cambiato colore e sui sedili si notano macchie ovunque».

Anche Sara Vitali, operatrice turistica altolariana che utilizza i mezzi della Navigazione, è esasperata: «L’abbonamento costa più di 100 euro al mese e ogni giorno vengono cancellate in media due corse, con avvisi sempre all’ultimo momento. Così sono spesso costretta ad usufruire dei bus di linea, con spese suppletive e, soprattutto, ritardi e condizionamenti. Questo non si può più chiamare servizio pubblico e sarebbe ora che qualcuno intervenisse».

«Le condizioni di scarsa pulizia, inoltre, sono sotto gli occhi di tutti – prosegue Vitali – e, oltre per gli utenti abituali, non rappresentano certo un bel biglietto da visita per i numerosi turisti».

Di recente il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la giunta ad attivarsi per la regionalizzazione del servizio di navigazione su tutti i laghi lombardi. Risale al 1997 il decreto che apriva al passaggio di competenze dal Governo centrale alle Regioni in materia di navigazione lacuale e a distanza di trent’anni, finalmente, la prospettiva di una gestione locale, con l’Autorità di bacino del Lario che si dice disponibile all’incarico, diventa reale.

Regionalizzazione

Già nel settembre 2022 il ministro Giancarlo Giorgetti, in visita al territorio, aveva convenuto sulla necessità di una regionalizzazione del servizio: «Una Navigazione dei laghi diretta da Roma non può certo funzionare a dovere – era stato il suo commento – . Sono anch’io del parere che una gestione locale possa rivelarsi migliore».

Dalla sede comasca della Navigazione arrivano conferme sui disagi segnalati, definiti comunque «temporanei», con l’aliscafo utilizzabile solo a metà «per via di un inconveniente tecnico». Non sono invece pervenute conferme o smentite per quanto riguarda la scarsa igiene a bordo natanti.

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