Censimento dei frontalieri ai valichi: martedì a Gandria, poi in Valmara

Statistiche Saranno fatte interviste a campione dagli svizzeri in quattro fasce orarie. Lo scopo è avere un quadro della mobilità e valutare gli effetti dello smart working

Ci sono anche Gandria (Oria-Valsolda) e Arogno ( Valmara) tra i ventuno valichi italo-svizzeri in cui da lunedì il Dipartimento ticinese del Territorio darà corso al secondo sondaggio sulla mobilità, dopo quello del 2021. Il sondaggio condotto in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane e della Sicurezza di Confini coinvolgerà parte dei frontalieri in transito da queste due dogane: in particolare, martedì a Gandria e giovedì ad Arogno in quattro fasce orarie, 6- 9, 10-12, 13-15 e 16-18.

Obiettivo

«L’iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere dati accurati sul traffico veicolare in entrata e sulle abitudini di mobilità dei conducenti», ha rimarcato il Dipartimento del Territorio che fa capo al Governo di Bellinzona.

Iniziativa che in passato aveva fatto storcere il naso a parecchi frontalieri per via dei tempi d’attesa dilatati a causa delle “interviste” da uno a due minuti, con annesso corollario di code, oltre naturalmente al fatto di dover raccontare - pur in forma anonima - le proprie abitudini.

In base ai numeri diffusi a seguito del sondaggio realizzato nel 2021 (anno in cui i frontalieri occupati in Ticino era circa 1.500 in meno rispetto ad oggi), dal valico di Gandria entravano ogni giorno verso Lugano 4.502 veicoli, vale a dire il 7% dei veicoli in ingresso in Ticino su base giornaliera. Di questi 4.502, circa 3.200 - transitavano tra le 5 e le 9 del mattino, l’87% dei quali in auto. Per quanto concerne Arogno, gli ingressi giornalieri in Svizzerano erano circa un migliaio, 700 dei quali concentrati tra le 5 e le 9 e quasi tutti all’insegna dell’equazione “un’auto, un frontaliere”.

«L’inchiesta, fondamentale per una pianificazione efficace della mobilità cantonale, con particolare attenzione al trasporto pubblico e alla mobilità aziendale, prevede interviste a campione con i conducenti in transito - così il Dipartimento del Territorio -. Saranno raccolte informazioni utili come l’origine e la destinazione del viaggio, lo scopo, la frequenza degli spostamenti, la disponibilità di parcheggi riservati e l’eventuale adozione del lavoro da remoto».

Nuove modalità

Dunque nel sondaggio è entrato a pieno titolo anche lo smart working, che dal 2020 - l’anno della pandemia - ha registrato un autentico boom anche tra i nostri frontalieri.

Le interviste “a campione” verranno effettuate senza interrompere il flusso veicolare. Il personale incaricato sarà riconoscibile grazie a una pettorina catarifrangente con l’indicazione “Dipartimento del territorio”. L’indagine si concentrerà principalmente sui lavoratori e studenti che attraversano quotidianamente i principali valichi di frontiera del Canton Ticino. Ogni intervista durerà da uno a due minuti. I risultati saranno resi pubblici nel 2025.

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