Ciclista in doppia fila: ex campione multato a Vercana

Il caso Domenico Pozzovivo, 42 anni, vincitore di varie gare, pedalava a fianco al collega Diego Ulissi. I carabinieri lo avevano invitato tre volte a rientrare

Sulla “Regina” impera l’eterna diatriba fra automobilisti e ciclisti, con quest’ultima categoria sempre più presente, in qualsiasi stagione, ad affollare una carreggiata già di per sé scomoda.

Molti si lamentano del fatto che i ciclisti indisciplinati non verrebbero mai multati, ma stavolta, a dire il vero, è stato addirittura un pedalatore illustre ad essere sanzionato perché viaggiava affiancato a un collega.

Si tratta di Domenico Pozzovivo, 42 anni, ritiratisi dal professionismo di recente dopo aver vinto un Giro del Trentino, una tappa al Giro d’Italia (al quale si è classificato sette volte fra i primi dieci), una tappa alla Volta ciclista a Catalunya e una al Giro di Svizzera.

Con lui, fra Domaso e Gera Lario, in territorio di Vercana, domenica scorsa pedalava Diego Ulissi, 35 anni professionista tuttora in attività, vincitore, tra l’altro, di ben otto tappe al Giro d’Italia. I due erano risaliti da Como e stavano pedalando appaiati, come detto, contravvenendo all’articolo 182 del Codice della strada, che impone a chi circola in bicicletta di procedere su un’unica fila indiana in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati, salvo che uno di essi sia minore di dieci anni e proceda sulla destra dell’altro.

La polemica

«Inseguiti, controllati e invitati a seguire la pattuglia pedalando fino al primo Comando dei Carabinieri, quello di Gravedona», si legge, in merito alla vicenda di Pozzovivo e Ulissi, in un articolo di “Tuttobiciweb”, il sito di riferimento del ciclismo italiano. Domenica scorsa, mentre pedalavano lungo la “Regina”, i due corridori sono stati raggiunti per caso da dietro da una pattuglia dei carabinieri; gli agenti hanno notato che pedalavano affiancati, con una discreta colonna di veicoli dietro costretta a procedere a velocità ridotta. «Ci hanno seguiti per un po’, come se ci stessero scortando – è la versione di Pozzovivo – . Hanno voluto verificare che io restassi dalla parte sinistra accostato ad Ulissi e, una volta accertato che procedevo così imperterrito, ci hanno fatto segno di seguirli fino al primo Comando dei carabinieri».

Sanzione da 18,50 euro

È stato multato solo il ciclista che viaggiava affiancato all’esterno: la sanzione è stata di 18,50 euro. «Troppo spesso i ciclisti vengono sfiorati dalle auto – insiste Pozzovivo – e per questa ragione io preferisco stare sempre affiancato a chi mi accompagna: per aumentare la mia visibilità, la mia “massa” visibile. Sono già stato investito più volte e finché andrò in bicicletta starò sempre in doppia fila. Questa norma va cambiata – prosegue l’ex professionista – come del resto hanno già fatto in Gran Bretagna, e non solo lì, dove per legge è consentito pedalare affiancati. Preferisco pagare la multa – conclude il ciclista – piuttosto che rischiare di finire ancora sotto una macchina».

I militari, stando a quanto riferisce l’arma dei carabinieri, avrebbero invitato per ben tre volte l’ex corridore a rientrare in fila indiana e, di fronte al persistere del suo atteggiamento non conforme al Codice della strada, non hanno potuto far altro che multarlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA