Condannato per la notte di follia, il giovane resta dentro

Sala Comacina Due anni e quattro mesi per il polacco di 27 anni che si era schiantato in auto dopo una serie di furti

Due anni e quattro mesi (oltre a 600 euro di multa) la condanna inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Como al ventisettenne polacco protagonista nelle ultime settimane di furti ed episodi sopra le righe in Tremezzina e nei Municipi limitrofi nonché di un furto di bevande e generi alimentari all’interno di un punto vendita di Lenno con annesso furto della vettura parcheggiata sotto il punto vendita, con l’ingresso delimitato da un cancello.

Il dato oggettivo di questa vicenda, che ha creato parecchia apprensione sul territorio (il tutto è iniziato con la denuncia per il possesso di un grosso coltello mulinato in aria all’esterno di un bar di Lenno), è che il ventisettenne polacco - ufficialmente senza fissa dimora e sulla carta domiciliato presso la madre a Colonno - è stato ritenuto dal Tribunale di Como come un soggetto pericoloso nonché capace di particole spregiudicatezza. Da qui la decisione del giudice monocratico di fargli scontare la pena in carcere.

Una notizia che il territorio ha accolto con particolare gradimento, vista la scia di furti ed episodi di microcriminalità compiuti dal giovane in queste settimane, l’ultimo dei quali ha davvero dell’incredibile. Dopo aver forzato il cancello d’ingresso, il giovane ha preso di mira il magazzino del punto vendita sottraendo birra in quantità, ma anche flaconi di alcol etilico e persino una confezione di candeggina, il tutto in modo particolarmente cruento.

E’ poi salito sulla “Peugeot 208” parcheggiata all’interno del cortile del punto vendita dirigendosi verso Sala Comacina dove, come certificato dalle telecamere del sistema di videosorveglianza intercomunale, ha dapprima speronato una vettura ferma al semaforo e in seconda battuta puntato dritto viale degli Ulivi fermandosi poi subito dopo il primo tornante dopo aver causato seri danni all’auto, a seguito dell’impatto contro il muro. La mattina seguente i carabinieri della stazione di Tremezzina guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice - al loro fianco i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Menaggio - l’hanno trovato in stato di semi-incoscienza nella parte alta di viale degli Ulivi. Sul posto anche la polizia locale con il comandante Massimo Castelli.

Da lì in poi è iniziata la ricostruzione di questa (ennesima) nottata folle, passata anche dal fatto che il giovane aveva addosso la carta di circolazione della vettura rubata qualche ora prima. I carabinieri di Tremezzina hanno poi celermente fatto quantificare i danni alla vettura e “catalogato” birre, bevande e generi di conforto rubati a Lenno. L’ultima parola è spettata poi alla Procura cittadina, che ha spalancato per il giovane polacco le porte del Bassone.

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