C ornicione crollato, la ragazza migliora
«Fuori pericolo ma ha fratture ovunque»

La zia della diciassettenne ricoverata al Niguarda: «La degenza sarà lunga». Intanto prosegue l’inchiesta sullo stabile di Porlezza che era stato ristrutturato meno di dieci anni fa

Ieri, all’incrocio fra via Ceresio (la statale Regina) e via Prati, dove sabato dall’edificio che fa angolo si è staccato un grosso pezzo di cornicione che ha colpito in pieno una ragazza di diciassette appena uscita dal negozio al piano terra, è intervenuto un ingegnere strutturale che ha preso visione della situazione e dovrà redigere il progetto per l’installazione del ponteggio.

La Procura di Como ha aperto un’inchiesta, per ora contro ignoti, e ha disposto i dovuti accertamenti.

I fatti

Intanto una zia della giovane rimasta gravemente ferita, tuttora ricoverata al Niguarda di Milano in prognosi riservata, d’accordo con i genitori della ragazza ha voluto rendere pubblica la situazione.

«Mia nipote era uscita con la madre a far compere in previsione della festa del suo compleanno. Dall’edificio i cui si trova il negozio dal quale era appena uscita si è staccata parte del tetto e, in una frazione di secondo, i calcinacci l’hanno sommersa» spiega la zia.

E aggiunge: «Era in condizioni terribili, non si sapeva come prenderla tra il sangue e le macerie. All’ospedale Niguarda l’hanno sottoposta a un intervento chirurgico durato tutta la notte».

Complesso il quadro clinico: «Ha una frattura scomposta al femore, fratture al bacino e microfratture alla colonna vertebrale, le sono stati applicati ferri in un ginocchio, presenta una ferita enorme ai tendini dell’altra gamba, trauma facciale con setto nasale rotto, bocca e lingua ricucite e denti rotti».

«Ma ora, dopo tante lacrime, paura e tensione, possiamo dire che il peggio è passato - rassicura la zia -. Non ci sono danni al cervello e nemmeno alla colonna vertebrale. Il percorso di guarigione sarà lungo, ma mia nipote se la caverà: ieri sera è riuscita persino a scherzare un po’ con me. Non rimane che ringraziare i soccorsi e le persone che ci hanno sostenuto moralmente in questi giorni di agonia, oltre ai medici del Niguarda, che si sono adoperati al meglio nel curare la nostra piccola».

Intanto, come detto, si è aperta un’inchiesta sull’accaduto.

Lo stabile

L’immobile, come sottolineato anche dal sindaco del paese, Sergio Erculiani, si presenta apparentemente in buone condizioni ed era stato soggetto a intervento di ristrutturazione meno di dieci anni fa.

Adesso si tratta di capire se c’è stata negligenza o imperizia da parte di qualcuno.

Quel che è certo è che da un edificio in pieno centro che si affaccia su due strade frequentate e ha un negozio al piano terra non può staccarsi all’improvviso il cornicione.

L’immobile è suddiviso fra più proprietari ed è affidato a un amministratore, che non è stato possibile finora contattare.

«So che l’amministratore si sta muovendo come impone il drammatico episodio che è accaduto – riferisce Massimo Pirovano, proprietario e titolare del negozio di abbigliamento al piano terra – . È doveroso chiarire cause ed eventuali responsabilità per ciò che è successo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA