Cronaca / Lago e valli
Sabato 28 Marzo 2020
Coronavirus in Val d’Intelvi
«In casa con 11 figli
Non ci annoiamo»
La storia della famiglia Pianarosa, tutto il giorno con bambini e ragazzi tra uno e 18 anni, «Le difficoltà ci sono, non vanno tutti d’accordo. È poi c’è il problema della didattica: ma riusciamo a organizzarci»
In questi giorni di quarantena forzata, uno pensiero non indifferente per chi è genitore è quello di impegnare il tempo dei propri figli, chiusi in casa o al massimo in giardino. Per i più grandi ci sono i compiti e le lezioni online, per gli altri bisogna sbizzarrirsi ed inventarsi ogni giorno qualche attività che non li annoi e li tenga in movimento.
Chi si sente affaticato e sull’orlo del cedimento per uno, due o al massimo tre vivaci bambini, dovrebbe fare quattro chiacchiere con Claudia Guffanti e Diego Pianarosa, di Casasco, che di figli ne hanno undici, di età compresa tra uno e diciotto anni. Faticoso? Sì, ma tutto sommato gestibile, basta sapersi organizzare. E poi c’è la fede, che dà loro la giusta forza e motivazione per affrontare la giornata, anche in questo difficile periodo.
Giardino e giochi
«L’aspetto più difficile è sicuramente legato alla didattica a distanza – racconta mamma Claudia – hanno molto da fare e vanno seguiti, solo che ognuno ha una piattaforma diversa. Io mi occupo soprattutto dei tre che frequentano le elementari, i più grandi si sanno gestire. Non è semplice nemmeno trovare in casa gli spazi adeguati, perché nelle ore di studio serve il giusto silenzio, ma tre dei miei figli non vanno ancora a scuola e quindi giocano e chiacchierano. Il resto della giornata? Passa decisamente in fretta, le cose da fare sono tante, di certo non ci si annoia. Le prime sere abbiamo fatto dei giochi in scatola, abbiamo ritrovato il piacere di fare qualcosa tutti insieme. Ora guardiamo anche dei film, si sceglie a turno cosa guardare. Del resto, le età sono diverse, non è facile trovare qualcosa che piaccia a tutti».
La famiglia è sempre stata molto unita, ma questo periodo sta dando loro la possibilità di trascorrere molto più tempo insieme senza annoiarsi, del resto la compagnia è numerosa. Claudia e Diego hanno avuto Paolo, il primo figlio, diciotto anni fa, poi sono arrivati nell’ordine Marco, Lisa, Luca, Giulia, Rebecca, Stefano, Elia, Gioele, Tommaso e Giuditta, l’ultima arrivata lo scorso anno, per la gioia di tutta la famiglia. Per mamma e papà, la felicità più grande è vedere la loro grande famiglia riunita intorno al tavolo e, forse, mai come in questi giorni, è stato possibile.
«La fede ci unisce»
Nella difficoltà di vivere la quarantena, dunque, ci sono anche degli aspetti positivi ed è proprio quello che Claudia e Diego cercano di trasmettere ai loro figli. Un messaggio di speranza che può essere preso da esempio per molte altre famiglie che stanno vivendo una situazione di difficoltà. «Tra chi fa sport e attività varie, è difficile che la sera ci siamo tutti a cena, ora invece è così – prosegue Claudia – certo, cucinare per tredici persone è impegnativo, comunque esco due volte la settimana per fare la spesa qui in paese. Del resto, chi vive in Val d’Intelvi è abituato a non uscire tutti i giorni per fare la spesa, qui non viviamo vicino a centri commerciali e quindi ci si organizza. Esco soprattutto quando mi manca il latte, molte cose le facciamo in casa, come ad esempio il pane».
E prosegue. «Trascorrendo tutto il giorno insieme, escono le difficoltà: non sempre i nostri figli vanno tutti d’accordo tra di loro e ogni tanto litigano, ma è normale. Mio marito lavora da casa, ma comunque riesce a dare una mano se serve un aiuto per i compiti e così via. Noi dedichiamo spazio anche alla preghiera tutti insieme, generalmente prima di andare a letto. È una parte fondamentale della nostra vita: ci aiuta a dare una certa visione di questo tempo senza la routine quotidiana, cerchiamo di dargli un senso. A volte si tende a dare importanza a delle piccole cose, che in realtà non sono poi così indispensabili. Senza la fede, la nostra famiglia non sarebbe la stessa».
Insomma, tempo per annoiarsi non ce n’è proprio: la famiglia ha la fortuna di avere anche un bel giardino dove trascorrere le belle giornate, tra una videochiamata e l’altra con i nonni e i cuginetti.
«Credo che siamo molto fortunati, rispetto a chi vive in un appartamento in città e non può uscire in questi giorni di quarantena – conclude Claudia – per fortuna abbiamo un giardino piuttosto grande: i ragazzi possono andare in bicicletta, stare all’aria aperta. C’è lo scivolo, alcuni giochi, abbiamo anche fatto giardinaggio. Quando è brutto tempo, stare in casa senza poter uscire è pesante, ma ce la caviamo. Certo, anche per noi ci sono momenti di difficoltà, ma la fede ci aiuta a superarli».
Anche la famiglia Pianarosa, ha preparato un bello striscione con la scritta “Andrà tutto bene”, con il tricolore italiano e l’appello “io resto a casa”. Striscione che, ora, si è un po’ sbiadito a causa del maltempo degli ultimi giorni, siccome è stato appeso all’esterno, ma il messaggio è ben chiaro. Insomma, questa bella famiglia è la dimostrazione di come, con un po’ di organizzazione, si possono trascorrere con un sorriso anche queste giornate di quarantena: il segreto che sta alla base, è l’amore per la propria famiglia e la forza d’animo di vedere l’aspetto positivo anche nelle difficoltà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA