
Cronaca / Lago e valli
Martedì 04 Marzo 2025
Dizzasco, sei esposti dei familiari dopo il blitz in casa di riposo
L’onda lunga dell’operazione dei carabinieri nei confronti degli operatori della Rsa. Si parla di sospetti, echimosi e deperimento fisico. Documenti ora al vaglio degli inquirenti
Sarebbero sei gli esposti sin qui depositati ai carabinieri dai familiari di altrettanti ospiti della Rsa “Sacro Cuore” dopo lo tsunami che ha investito la struttura con i sette ordini di custodia cautelare nei confronti di altrettanti ausiliari socio assistenziali. Solo una minima parte di questi esposti sarebbe peraltro riconducibile a ospiti del quarto piano, quello in cui lavoravano - esclusivamente nel turno di notte (tanto che il management del “Sacro Cuore” ha parlato apertamente di “cricca”) - i sette operatori. Nei prossimi giorni di sicuro se ne saprà di più.
Negli esposti si parlerebbe di lividi sospetti, ecchimosi, ma anche di una patologia (di natura oncologica, diagnosticata) su cui ora i familiari hanno chiesto a carabinieri e Procura di fare piena luce. In almeno un caso i familiari avrebbero preventivamente avvisato il “Sacro Cuore” della volontà di rivolgersi ai carabinieri.
In alcuni degli esposti già depositati si parlerebbe anche di un deperimento fisico quantomeno sospetto. Naturalmente al momento si tratta di esposti che dovranno poi seguire il loro corso, sotto l’egida della Procura. Impossibile al momento saperne di più, fermo restando che sino ai sette ordini di custodia cautelare in carcere gli episodi segnalati ai militari dell’Arma non avevano destato sospetti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Centro Valle Intelvi sotto l’egida della Compagnia di Menaggio.
L’altro fronte di questa vicenda ha preso forma ieri sui social attraverso l’iniziativa “Un aiuto per Pasquale Moretti”, l’uomo che ai militari dell’Arma per primo ha denunciato i maltrattamenti. In serata erano già oltre 20 le condivisioni. «Gli auguriamo di trovare al più presto un’occupazione che gli permetta di sostenersi», si legge nella lunga nota a corredo dell’iniziativa social, in cui è stata allegata la “Postepay” di riferimento. In alternativa sono state evidenziate anche le coordinate bancarie di riferimento. «Gli estratti conto saranno consegnati ai carabinieri a garanzia e trasparenza dell’iniziativa», si legge ancora. Da segnalare anche il «grazie ai carabinieri, che con il loro impegno rappresentano un punto di riferimento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA