
Cronaca / Lago e valli
Sabato 15 Marzo 2025
Domaso: «Mi ha puntato la pistola alla testa per rubare due salami»
Ha inseguito il ladro che si era introdotto nella sua cantina, fuggendo poi al volante di un autocarro Ape. «Quando l’ho raggiunto, ha estratto l’arma. Mi sono sentito gelare il sangue, ho fatto un errore a rincorrerlo»
Domaso
I salami nostrani rubati, l’inseguimento, la pistola puntata alla testa. Per Gaetano Feloy, che risiede a Domaso lungo la strada per Pozzolo, la giornata di giovedì è di quelle destinate a rimanere impresse.
Il ladro che si era introdotto a casa sua portandosi via due salami di testa nostrani di quattro chilogrammi l’uno è stato poi fermato a Colico con la refurtiva (ne abbiamo riferito sull’edizione di ieri de “La Provincia”), ma ciò che è accaduto prima ha dell’incredibile.
Ecco la ricostruzione. Il padrone di casa sta facendo trasloco e l’altro pomeriggio era impegnato a smontare mobili e suppellettili e a trasportarli dall’appartamento al box. La saracinesca era pertanto aperta e il cittadino originario dell’Est europeo che girava a bordo di un autocarro Ape ha evidentemente adocchiato il locale aperto, dove in quel momento non c’era nessuno.
Da un freezer ha estratto i due grossi salami, poi ha preso dagli scaffali anche delle latte di olio extravergine e le ha appoggiate a terra; dopo aver caricato sul cassone gli insaccati, aveva intenzione di ritornare a prendere l’olio, ma proprio in quel momento è sopraggiunta in auto la moglie del proprietario.
«Pensando che io mi trovassi nel box – racconta Feloj – sulle prime non si è preoccupata e ha persino salutato quell’uomo che è salito a bordo dell’Ape allontanandosi. Poi, vedendo le latte dell’olio a terra, è salita a riferirmi. Sono sceso a controllare e ho trovato il freezer vuoto. La consapevolezza che qualcuno fosse entrato in casa con quella sfrontatezza mi ha suggerito di provare a inseguirlo, anche se non potevo certo sapere che direzione avesse preso».
Il legittimo proprietario dei salami si è diretto verso Sorico e alle Cinque Case, frazione di Gera Lario, ha notato a bordo strada il veicolo che gli aveva descritto la moglie.
«Ho accostato e ho visto un soggetto che si avvicinava all’Ape e stava per salire a bordo. Allora l’ho affrontato con parole decise, chiedendogli conto di quanto aveva fatto nella mia cantina, ma lui ha improvvisamente estratto di tasca una pistola e me l’ha puntata alla testa. Ho saputo dopo dai carabinieri che si trattava di una scacciacani, ma in quel momento mi sono sentito gelare il sangue. Preso in contropiede ho detto al ladro di pur andarsene con i salami e sono tornato verso casa, visibilmente scosso».
L’epilogo si è poi consumato in un bar di Colico, dove il soggetto ha creato disordini obbligando i titolari a chiamare i carabinieri. All’esterno del locale c’era anche l’Ape segnalato, risultato anch’esso rubato, ancora con la refurtiva a bordo. I salami sono stati così restituiti al legittimo proprietario.
«Se il ladro fosse entrato nella mia cantina, avrei rischiato di rimetterci un autentico tesoro in insaccati – commenta ironicamente Feloj – Con il senno di poi dico che sarebbe stato meglio evitare di inseguirlo, perché se penso ancora a quella pistola puntata contro di me, mi vengono i brividi».
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