
Cronaca / Lago e valli
Martedì 04 Marzo 2025
Domaso e il rogo dei motoscafi: «Ma non ho nemici»
Ammonta a 200mila euro il bilancio del misterioso attentato al cantiere nautico. La disperazione del titolare: «Lavoro qui da 25 anni, mai avrei pensato a un fatto simile»
Tre grossi motoscafi irrimediabilmente compromessi, ma soprattutto tanti interrogativi e dubbi inquietanti. E’ ciò che si lascia indietro il rogo avvenuto nella notte fra sabato e domenica al Rent e boat situato nei pressi della Canottieri e del quale abbiamo riferito nell’edizione di ieri de “La Provincia”.
Uno spazio gestito da 25 anni da Massimo Bernasconi, che ancora non si capacita di quanto accaduto: «Che il rogo sia doloso è ormai appurato – esordisce – e questa consapevolezza mi lascia l’amaro in bocca e mi crea parecchia preoccupazione. Lavoro qui da 25 anni e mai sono stato sfiorato dal minimo timore che qualcuno potesse accanirsi nei miei confronti. Non ho proprio il minimo sospetto sull’identità degli autori – prosegue il titolare dell’attività – ma come ripeto è un brutto episodio che non può lasciarmi indifferente».
L’area interessata è quella subito a valle della passeggiata appena oltre il complesso della Canottieri: le imbarcazioni – una decina – sono a terra e allineate una vicina all’altra. Forse è bastato appiccare il fuoco ad una sola e poi le fiamme si sono propagate e hanno intaccato anche quelle vicine, grazie anche ai teli di plastica che le coprivano.
Progetto in fumo
Il risultato, in ogni caso, è un danno di almeno 200 mila euro, una botta in grado di distruggere un’attività: «Lì c’è il mio lavoro, il mio progetto costruito con tanti sacrifici – dice ancora il titolare – . Non mi sono mai fatto nemici e non capisco come si possa arrivare a mettere in atto una simile azione. L’area, comunque, è sempre videosorvegliata e se qualcuno è entrato dovrebbe essere stato immortalato dalle videocamere. Spero vivamente che le indagini consentano di risalire ai colpevoli, anche per capire cosa li abbia spinti a compiere un simile gesto. Un grazie, per il momento, lo rivolgo ai Vigili del fuoco di Dongo, che sono intervenuti con tempestività evitando guai ancora maggiori». Le indagini, al di là di tracce sul terreno, potrebbero arrivare a una svolta, dunque, sulla base delle immagini delle telecamere.
L’episodio, intanto, ha suscitato apprensione in paese, dove, come riferisce il sindaco, Pietro Angelo Leggeri, non si ricordano precedenti di una tale gravità: «Attendiamo gli esiti delle indagini, ma se verrà confermato il dolo, come effettivamente sembra, siamo dinanzi a un’azione grave e odiosa. Quello che posso aggiungere è che a Domaso non sono mai avvenuti episodi simili. Esprimo tutta la mia solidarietà al titolare dell’attività e spero anch’io che si possa presto far luce su questa brutta vicenda».
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