Emergenza cervi e cinghiali. La Regione: «Più abbattimenti»

Porlezza L’incontro dei sindaci con l’assessore regionale Beduschi. La promessa: saranno intensificati i prelievi di queste due specie

Nella sede del Bim di Porlezza l’assessore regionale all’agricoltura e alla sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, ha incontrato i sindaci delle comunità montana Valli del Lario e del Ceresio e Lario intelvese. All’ordine del giorni il problema selvaggina in tutte le sue sfaccettature, per il quale la Regione ha garantito soluzioni più efficaci.

Un problema che da anni tiene in scacco gli agricoltori, parecchi dei quali, esasperati, hanno abbandonato l’attività trasformandosi in lavoratori frontalieri, e provoca incidenti quasi quotidiani sulle strade. Presenti all’incontro anche il consigliere regionale del territorio Anna Dotti, l’assessore all’università, il comasco Alessandro Fermi, e il comandante della polizia provinciale Marco Testa, oltre ad alcuni rappresentanti degli allevatori.

Il contenimento di specie faunistiche quali il cervo e il cinghiale non è più rimandabile alla luce della sicurezza della viabilità e dell’invasione e distruzione di allevamenti e colture, con enorme disagio per il mondo agricolo e pastorale, pesantemente martoriato dalla sovrannumero delle suddette specie e, più di recente, anche dal lupo. Questa la sintesi degli interventi degli oltre venti sindaci presenti, dei rappresentati del mondo agricolo e dei cacciatori.

Per il cinghiale, considerato che può essere anche portatore di peste suina, i prelievi verranno intensificati anche in questo periodo, andando così incontro anche ad agricoltori e allevatori, che si trovano di frequente campi e prati messi sottosopra. Il fenomeno dei cervi è soprattutto numerico: nell’area della riserva Pian di Spagna non sono molto meno di 500 e anche ne Porlezzese ne gravitano attorno alla Riserva Lago di Piano diverse centinaia. Sono stati avviati piani di prelievo, che tuttavia servono solo, per il momento, a contenere la smisurata proliferazione della specie.

Scendono a valle

In questa stagione invernale, spinti dalla fame, molti esemplari si spingono fin negli abitati, rimanendo spesso infilzati sulle recinzioni di proprietà private e facendo una fine orrenda; le strade, di conseguenza, risultano ancora di più a rischio per gli automobilisti.

Regione Lombardia ha risposto con la promessa di soluzioni immediate, a partire dal monitoraggio e dall’intensificazione dei piani di abbattimento. «Ringrazio l’assessore Alessandro Beduschi per l’attenzione posta al problema concreto portato dai sindaci – commenta Anna Dotti – . Conosciamo ormai fin troppo bene l’emergenza relativa a cervi e cinghiali, che troppo spesso, se non controllata, si rivela penalizzante per chi lavora la terra e pericolosa per altri aspetti, oltre che onerosa per i cittadini. Sono sicura che, grazie all’interlocuzione tra enti locali e Regione, ben presto si potranno dare risposte concrete ed efficaci al territorio».

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