Fontana vieta di criticare Bertolaso

Menaggio Il Consiglio regionale boccia l’urgenza della mozione che aveva unito tutti i consiglieri comaschi. Il governatore ha minacciato le dimissioni

La tensione sull’ospedale di Menaggio è altissima, se è vero - come si diceva ieri in Regione - che il presidente Attilio Fontana è arrivato a minacciare addirittura le dimissioni qualora i consiglieri regionali comaschi fossero andati in ordine sparso sulla questione dell’ospedale di Menaggio. Tutto sarebbe avvenuto martedì sera, nel corso di un vertice di maggioranza convocato per valutare un documento condiviso con le linee di indirizzo per il potenziamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio. Argomento sul quale i consiglieri regionali comaschi avevano concordato una mozione unitaria, contenente però critiche all’assessore Guido Bertolaso.

Questo dà l’idea del clima che ha accompagnato la vigilia della seduta di ieri, in cui il Consiglio regionale con i voti della maggioranza ha detto “no” a trattare con urgenza la mozione - primo firmatario il dem Angelo Orsenigo - rimandando dibattito e voto a martedì, quando sarà redatto un documento più corposo (questa la linea condivisa dal consiglio con Fontana) sul potenziamento del Pronto Soccorso di Menaggio e sul futuro dell’ospedale. E la mozione è quindi naufragata.

Altro elemento che dà l’idea della tensione, l’ingresso in aula dello stesso Fontana per assistere al voto sull’urgenza della mozione, prassi assai rara. Ieri dunque la vicenda si è conclusa con un nulla di fatto. Orsenigo, dopo aver preso la parola in aula, in una nota ha rimarcato: «La maggioranza di centrodestra ha votato per non ammettere alla discussione urgente in aula la nostra mozione a tutela dell’ospedale di Menaggio, ritenendo il provvedimento non urgente e smentendo platealmente una sintesi trasversale trovata nella giornata di ieri con i colleghi comaschi».

La mozione verteva su due aspetti, vale a dire un Pronto Soccorso potenziato e un percorso alternativo per portare l’Erba-Renaldi alla piena operatività. «Ribadisco il mio impegno totale perché l’Erba-Renaldi torni a servire pienamente il territorio», la chiosa di Orsenigo.

I consiglieri comaschi di maggioranza, a cominciare da Anna Dotti (Fratelli d’Italia) e Sergio Gaddi (Forza Italia), sono protagonisti di un duro confronto con il governatore lombardo martedì sera. «Nonostante la mia posizione non cambi circa la tutela, il mantenimento e il potenziamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio - ha detto Anna Dotti - il tema non è stato discusso in quanto la soluzione deve essere frutto del lavoro congiunto tra noi rappresentanti regionali, i sindaci e il territorio come stabilito lunedì . Questo per rafforzare la linea che il Pronto Soccorso non si chiude e va riportato al suo pieno funzionamento».

Da qui l’annuncio di «un documento che, richiamando le richieste dei sindaci, sia rafforzativo di questo concetto che noi consiglieri comaschi di maggioranza porteremo in aula martedì» ha concluso Dotti.

Carte sul tavolo

«E’ una questione di realismo e concretezza - ha poi rimarcato Gaddi -. La maggioranza ha bisogno di qualche giorno per la presentazione di un documento condiviso con tutti i consiglieri regionali del territorio nell’interesse dell’ospedale. Testo che sarebbe stato impossibile predisporre oggi in poche ore. Arriveremo al dunque durante la prossima seduta, quando le carte saranno sul tavolo. Ovviamente voterò per la garanzia della piena operatività del Pronto Soccorso».

«Per la mozione il Consiglio ha votato la “non urgenza” - ha fatto sapere nel pomeriggio Alessandro Fermi -. Quindi verrà discussa assieme alle altre martedì prossimo. Era urgente chiarire la questione del Pronto Soccorso e il tema è stato affrontato lunedì. Ora su Menaggio c’è un bel lavoro da fare, partendo da una fotografia dello stato attuale e pensando poi a un rilancio dell’ospedale. Ci vorranno tempo, determinazione, calma, ma anche idee molto chiare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA