Frana e caos viabilità: «Serve un piano
per le emergenze»

Moltrasio Dopo la stima dei danni, si pensa al futuro. Ioculano: «Provinciale in tilt». Brenna: «Usiamo il lago». La Regione: «Già effettuati 94 interventi anti dissesto»

Per la colata di fango, terriccio e massi - finita lungo la Regina tra la prima e la seconda galleria salendo verso l’abitato di Moltrasio - il Comune ha inviato ieri a Regione Lombardia attraverso le schede “Rasda” un computo dei danni pari a 90 mila euro. Questo dà la dimensione di quanto l’ennesimo nubifragio che si è abbattuto con particolare violenza tra Basso Lario e capoluogo abbia lasciato dietro di sé danni importanti e nel contempo la necessità - nel malaugurato caso di un nuovo blocco della statale - di prevedere un piano d’emergenza legato alla viabilità al fine di non ripetere le situazioni da “far west” vissute giovedì lungo la Vecchia Regina.

«Ne ho parlato con il prefetto Andrea Polichettie così con il sindaco di Cernobbio Matteo Monti. È opportuno che si predisponga un “modus operandi” comune a tutti in casi come quello avvenuto tra mercoledì notte e giovedì - conferma il sindaco Maria Carmela Ioculano -. La Vecchia Regina non può reggere determinati volumi di traffico e soprattutto determinati veicoli in quelle situazioni non possono proprio transitare. Polstrada, carabinieri, protezione civile, polizia provinciale e polizia locale - ricordando la presenza importante sul posto dei vigili del fuoco e di Anas - hanno davvero messo in campo tutte le energie possibili, ma è chiaro che con gli attuali numeri della Regina, la provinciale che costeggia il lago non può far altro che andare in tilt in giornate come quella di giovedì. Dobbiamo evitare che ciò si ripeta. Da qui il dialogo con il prefetto che dovrà necessariamente coinvolgere anche l’Amministrazione provinciale».

D’accordo con l’idea di un piano d’emergenza per la viabilità della Vecchia Regina anche il vicesindaco di Laglio, Luigi Brenna: «Un’ora da Laglio a Maslianico può essere sufficiente, per quanto mi riguarda, a descrivere quanto accaduto giovedì. Urgono contromisure soprattutto a fronte di questi volumi di traffico, in cui la componente turistica ha un ruolo essenziale. La prima di queste contromisure è sicuramente la necessità di utilizzare per situazioni d’emergenza - ma non solo - il lago. Penso alle navette che avrebbero potuto giovare alla causa vista la Regina chiusa al traffico. C’era un progetto di realizzare un pontile a Laglio con l’allora sindaco Beppe Mantero, poi però nelle successive legislature non se n’è fatto più nulla. Ben venga dunque quanto proposto da Moltrasio».Sempre ieri Regione Lombardia ha fatto sapere che «al fine di ridurre e mitigare il rischio idrogeologico e alluvionale nel Comasco, si è dato corso a 94 interventi per un importo complessivo di 114 milioni di euro. Di questi 94 interventi, 53 (per un totale di 40 milioni di euro) sono finanziati nell’ambito del Pnrr». «Negli ultimi anni abbiamo investito tantissimo nella prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, in particolare nella provincia di Como, spesso vittima di frane e allagamenti», ha affermato l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi. Di «impegno costante di Regione Lombardia nella lotta al dissesto idrogeologico», ha parlato il consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi.

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