Galleria allagata, la variante si ferma

Griante Cantiere bloccato anche nel “salto di montone” per la rilevante presenza di acqua nello scavo. Si prevede uno stop di almeno un paio di settimane prima di poter riprendere i lavori nella galleria

Si profila più lungo del previsto lo stop ai lavori di scavo alla galleria “salto di montone” in località Ca’ Bianca dopo i controlli interforze di giovedì scorso, le cui risultanze al momento non sono state ancora rese note.

Di fatto da quel momento le “volate” tramite esplosivo dentro il tunnel di svincolo si sono interrotte. Peraltro erano le uniche “volate” in essere al portale nord, visto che anche la galleria di servizio è ferma da tempo a causa della presenza di arsenico in quantità elevate nelle porzioni di ”smarino” analizzate.

Infiltrazioni

Morale, ad oggi i lavori di scavo al portale nord sono sospesi in toto. Nel contempo è trapelata un’altra notizia che complica (e di parecchio) la ripresa dei lavori: per motivi ancora da decifrare, una parte del “salto di montone” sin qui scavata ha avuto a che fare con la presenza di un’importante quantità d’acqua, evidentemente non più convogliata come avveniva sino a quel momento.

Il “salto di montone” insomma si troverebbe semi-allagato e questo rischia di rallentare di almeno un paio di settimane la ripresa dei lavori di scavo, aggiungendo così altri dubbi a quelli già in essere sui tempi dei lavori al portale nord di Griante.

Il tutto ricordando le parole del responsabile della Struttura Territoriale Anas Lombardia, l’ingegner Nicola Prisco, che al Tavolo di coordinamento sulla variante del 5 febbraio scorso aveva definito la situazione al portale nord «potenzialmente apocalittica», proprio per le difficoltà riscontrate per lo smaltimento del materiale contaminato dall’arsenico, con i costi potenzialmente fuori controllo se non si troveranno soluzioni celeri.

Solo un paio di giorni fa, l’onorevole Eugenio Zoffili (Lega) aveva ricevuto dal Mit (il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) «rassicurazioni in merito all’iter di realizzazione della variante della Tremezzina». Sarà dunque importante capire i motivi di questo stop ai lavori di scavo.

Nel frattempo, all’altro portale della variante - quello di Colonno - non è sfuggito un altro dettaglio di rilievo e cioè che i camion della variante non utilizzano più il senso unico dentro il “salto di montone” per garantire maggiore fluidità al traffico della Regina ed evitare nel contempo inghippi alla viabilità dentro il cantiere. Lo si è capito a causa delle code che si sono formate, nonostante la presenza di movieri di cantiere.

Soluzione

Non è dato sapere il perché di questo cambio di strategia in corsa. Secondo quanto si è appreso, anche qui vi sarebbero problemi (al contrario di Griante, in fase di soluzione) con lo smaltimento delle acque, con la falda acquifera che negli ultimi giorni si sarebbe innalzata.

Ora si attendono lumi, dopo che i sindaci al Tavolo del 5 febbraio avevano chiesto - tramite il prefetto - ad Anas di essere informati tempestivamente su eventuali problematiche in essere per evitare che si ripetano “ i tre mesi di attesa per decidere a Griante su quale lato della strada depositare e analizzare il materiale”. Vicenda di cui abbiamo dato conto all’indomani del Tavolo istituzionale.

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