Giro di droga, blitz tra i giovanissimi

Tremezzina Operazione dei carabinieri con le unità cinofile: tre ragazzi indagati e 15 grammi di hashish recuperato. Alcuni intercettati dai militari appena fuori casa, con lo zaino in spalla. Il mercato alimentato dalle chat sui cellulari

Tre giovani indagati, due Procure (quella di Como e quella dei Minori di Milano) coinvolte, quindici carabinieri impegnati in perquisizioni domiciliari e personali anche con l’ausilio delle unità cinofile in forza all’Arma di Casatenovo, un quantitativo (a sera) ancora in via di definizione di hashish sequestrato pronto ad essere smerciato a giovanissimi consumatori con annessi bilancini di precisione e strumenti da taglio, oltre a diversi telefoni cellulari e tablet ora al vaglio degli inquirenti.

Il bilancio

E’ un bilancio di assoluto rilievo quello che ha visto, in una sorta di “prima assoluta” per Tremezzina (almeno a fronte di questi numeri), impegnati sin dalle prime ore del mattino i carabinieri di Tremezzina guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice insieme ai colleghi della stazione di Menaggio guidata dal maresciallo Ciro Pesce con il prezioso supporto anche di altre unità dell’Arma, il tutto sotto l’egida della Compagnia di Menaggio con il maggiore Davide Leo.

Chiaro l’obiettivo ovvero dare un segnale forte contro un fenomeno dilagante in zona (ma non solo) come lo spaccio di droga tra giovani e giovanissimi. Spaccio alimentato da chat dedicate sui cellulari e spesso caratterizzato da parole chiave.

Per dare un’idea di quanto inaspettato sia stato il blitz dei militari dell’Arma - il tam tam della loro presenza in forze a Lenno, ma anche ad Ossuccio e Mezzegra ha cominciato a diffondersi già attorno alle 6.30 - basti pensare che alcuni di questi ragazzi sono stati intercettati mentre uscivano di casa, zaino in spalla, per raggiungere la fermata dell’autobus che li avrebbe poi portati verso le scuole del territorio.

Un blitz, quello di ieri, che è stato innescato dal sequestro di una modica quantità di hashish a Sala Comacina, che ha poi portato ad allargare a raggiera la indagini sino a individuare decine di assuntori oltre ad una catena di spaccio ben delineata e strutturata.

Da segnalare che in questo contesto è stato importante insieme all’attività investigativa dei militari dell’Arma anche l’aiuto fornito da alcuni genitori, che di fatto avevano intuito che qualcosa non andava nelle abitudini dei loro figli. L’hashish sequestrato - rinvenuto nei pressi di un’abitazione di Mezzegra, ben occultato - era già pronto ad essere rivenduto al dettaglio. Hashish che, secondo quanto rimarcato nel corso dell’intensa mattinata di eri, non è più quello degli anni ’70, ma si tratta di un composto chimico lavorato con altre sostanze che alla fine amplifica assuefazione e dipendenza, a fronte di un principio attivo molto alto.

Risposta ferma

La risposta ferma da parte dei carabinieri rispetto a un fenomeno, quello dello spaccio al dettaglio tra i giovanissimi, è dunque arrivata. Ora le indagini si concentrano sulla catena dei consumatori. Dall’analisi dei cellulari si avranno ulteriori e importanti informazioni anche per arrivare poi ai fornitori di questi stupefacenti.

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