Gravedona amplia il pronto soccorso: «Più turni di medici e infermieri»

Sanità Mentre si discute della sorte di Menaggio, il Moriggia Pelascini si rinforza. Il primario: «Noi riorganizziamo comunque i nostri spazi entro il mese di settembre»

In vista di settembre il Pronto soccorso di Gravedona si allarga e mette in servizio nuovo personale.

Le sorti del vicino Pronto soccorso di Menaggio sono appese ad un filo, tanto che già da tempo le ambulanze trasportano il maggior numero di codici urgenti al presidio privato di Gravedona.

E se davvero - nonostante le rassicurazioni della Regione - dopo l’estate il reparto di emergenza dell’Erba Rinaldi dovesse chiudere, sul Moriggia Pelascini graviterebbero anche i codici minori, più lievi, contribuendo sensibilmente ad allungare le code.

Il programma

«Stiamo comunque cercando di riorganizzare i nostri spazi e di potenziare l’organico – spiega Maurizio Pinzi, primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Gravedona – entro settembre intendiamo attrezzarci ampliando il reparto. Apriremo due nuove astanterie, la prima da quattro letti, la seconda da otto, per gestire pazienti con complessità diverse. Inoltre abbiamo già aggiunto un infermiere di turno al mattino e un altro al pomeriggio. Intendiamo infine arrivare a tre medici per turno al lavoro in contemporanea. Il massimo sarebbe poter dedicare uno specialista alla gestione dei codici minori, quei pazienti non urgenti che creano code e devono aspettare più tempo in ragione della minore gravità».

Proprio quelli che, ipoteticamente, potrebbero arrivare da Menaggio, se davvero dovesse chiudere il Pronto soccorso. «Già da mesi i casi urgenti arrivano qui da noi e non si fermano a Menaggio – dice Pinzi – dunque dobbiamo nel caso prepararci solo ad un aumento del carico dei codici minori. Per i pazienti lievi abbiamo anche dei letti da osservazione breve».

Insomma, il primario si dice fiducioso. Questo primo passo al Pronto soccorso dell’ospedale di Gravedona non contempla una più generale riqualificazione del presidio dell’alto lago che seguirà nei mesi successivi.

Nel distretto del Medio Lario i pazienti cronici, in condizioni di fragilità e dunque con una o più patologie, fanno per il 51,2% degli accessi ancora riferimento all’ospedale di Menaggio, si tratta quasi sempre di auto presentazioni per bisogni non intensivi. Invece il 26,1% dei cronici va a Gravedona. Ma nel complesso il 44% dei pazienti qui residenti vengono trasportati al Moriggia Pelascini.

Una su tre

Già da ora nemmeno un terzo delle ambulanze va all’Erba Rinaldi, un Pronto soccorso che non ha più alle spalle sufficienti ortopedici, chirurghi, geriatri e medici internisti. Menaggio si teme dunque possa diventare (come affermato proprio a Gravedona dall’assessore regionale Bertolaso, ndr) un luogo dove gestire le cronicità e non più le emergenze.

Il tutto lasciando le emergenze a Gravedona, avendo comunque un collegamento diretto anche con Como, con il lontano ospedale Sant’Anna. Ipotesi che comunque scontenterebbe il personale interno al presidio di Menaggio oltre che i sindaci e le comunità del territorio.

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