Gravedona, la “capitale” comasca del gioco d’azzardo

L’indagine Il Comune altolariano al sesto posto nel libro nero dell’azzardo con 9.317 euro a testa. Il sindaco Soldarelli: «Numeri spaventosi, soltanto in parte riconducibili a poche maxi puntate»

Gravedona è il sesto Comune italiano nella classifica del “libro nero” del gioco d’azzardo. In base a uno studio compiuto da Federconsumatori in collaborazione con Cgil e Istituto studi sul consumo, nel Comune altolariano la cifra pro capite giocata nel 2023 dai cittadini di età compresa fra i 18 e i 74 anni ammonta a ben 9.317 euro.

Una somma impressionante alla luce di una media nazionale di 1.925 euro. Il fenomeno non è nuovo e Angelo Barindelli, direttore dell’Azienda sociale Tre Pievi, che sovrintende il territorio per le necessità sociali, ne è consapevole: «Questo dati non fanno altro che confermare una problematica ben nota – esordisce – . In rete con Ats della Montagna stiamo portando avanti iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, in particolare nelle scuole».

Anche Barindelli, tuttavia, non può non sorprendersi dinanzi agli oltre 9 mila euro annui pro capite bruciati nel gioco: «E’ una cifra enorme e sicuramente comprende anche le grosse puntate che determinati scommettitori fanno on-line o in sale appartate – ipotizza – In ogni caso siamo dinanzi a un fenomeno sociale da non sottovalutare, con più soggetti che dilapidano pensione o stipendio, spesso coinvolti in una dipendenza da cui non è facile uscire».

Le reazioni

In Italia, nel 2023, il gioco d’azzardo si è tradotto in un giro di soldi di ben 150 miliardi di euro, a fronte di 136 miliardi nel 2022: una somma che rappresenta più del 7% del pil nazionale. Si gioca di più al Sud, ma si gioca di più anche nei Comuni sotto i 10 mila abitanti. Nei primi cento posti del “libro nero” compare anche Dongo, con 3.975 euro pro capite, mentre nei primi trenta c’è Dubino, Comune della Bassa Valtellina che confina con Sorico, con 5.763 euro pro capite di giocate.

«Credo anch’io che, per spiegare cifre così elevate, contino molto le maxigiocate di pochi effettuate on-line – interviene il sindaco di Gravedona ed Uniti, Cesare Soldarelli – Ciò non toglie che il problema del gioco d’azzardo non sia da sottovalutare. La dipendenza si riflette sulla famiglia e comporta serie conseguenze a livello sociale. Se n’è parlato in più occasione con l’Azienda sociale e, non a caso, in collaborazione anche l’Ats della Montagna sono già stati messi in atto degli interventi di prevenzione».

«Questo studio di Federconsumatori – prosegue il primo cittadino a questo proposito – è l’occasione per riflettere ulteriormente e capire meglio quali fasce di cittadini sono più coinvolte, al fine di studiare e applicare misure adeguate per evitare che il fenomeno diventi una vera e propria piaga sociale».

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