Gruppi da 25 persone e guide senza megafoni: Bellagio come Venezia

Bellagio Fanno discutere le decisioni del Comune per cercare di ridurre il caos nella perla del Lario. Operatori critici, il Comune: «Soltanto buon senso»

Gruppi con un massimo di 25 persone, guide turistiche senza megafono. In altre parole, e per sintetizzare, Bellagio come Venezia di fronte all’”invasione” dei turisti. Una serie di disposizioni inserite nel regolamento comunale già qualche mese fa, ma in qualche modo poco conosciuto. Al punto che sono le stesse guide, una volta presa contezza delle nuove regole, a lamentarsi proprio per la scarsa comunicazione. La polizia locale, dal canto suo, fa notare che in questa estate non è stata elevata una sola multa per questo motivo e si è scelto di informare gli operatori delle decisioni assunte.

Ma andiamo con ordine. «Grazie alle segnalazione di alcuni colleghi che sono stati fermati e ammoniti dalla polizia locale di Bellagio, abbiamo scoperto che risulta essere in vigore da qualche giorno un nuovo regolamento di polizia locale che prevede il divieto di condurre nel borgo visite guidate con gruppi di più di 25 persone – spiegano le guide in un documento - Il regolamento prevede anche il divieto di utilizzo di strumenti per amplificare la voce e sanzioni amministrative da 25 euro a 150 euro, raddoppiate in caso di recidiva».

Botta e risposta

Le guide di Mondo Turistico non intendono entrare nel merito della decisione ma rimarcano: «Ci lascia esterrefatti l’assoluta mancanza di comunicazioni a riguardo, sintomatica della difficoltà - più volte riscontrata - a “fare rete” nella gestione turistica in modo da poter lavorare serenamente e offrire ai visitatori un’esperienza gradevole, garanzia di buona promozione del territorio».

Prosegue il consiglio direttivo di Mondo Turistico: «Possibile che nessuno abbia pensato di comunicarci la scelta? Siamo in contatto con molte agenzie di viaggio, che supportiamo nell’organizzazione degli itinerari: non è pensabile che tutte le agenzie del mondo vadano a leggere i regolamenti di polizia di ogni singolo paese».

Insomma, un clima piuttosto pesante. «Lamentiamo di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito. Comunicazione che, peraltro, non è nemmeno arrivata all’ufficio turistico di Bellagio: questa mattina una collega ha chiesto informazioni e nemmeno all’ufficio turistico hanno saputo confermarci la cosa. Ci preme anche far presente che una decisione di questo tipo sarebbe stato opportuno che fosse comunicata ufficialmente e capillarmente con congruo anticipo: itinerari e quotazioni per i gruppi turistici vengono ovviamente decisi mesi prima della visita».

Concludono le guide: «Non è poi ben chiaro a chi verrebbe comminata la sanzione: alla guida o all’accompagnatore? Al tour operator? Cogliamo l’occasione per segnalare la necessità di controlli - a Bellagio come a Como - anche rispetto alla regolarità dei titoli di chi opera sul territorio come guida turistica».

Replica la polizia locale di Bellagio con il comandante Paolo Pilatti: «Queste disposizioni si trovano all’interno del regolamento approvato ad aprile 2024. Alla discussione in consiglio comunale era presente anche il presidente di Promo Bellagio. Noi stiamo facendo informazione, non abbiamo elevato sanzioni in questa estate. Gli atti del Comune diventano ufficiali quando pubblicati all’albo. In autunno, passata l’estate, faremo opera di graduale informazione come abbiamo fatto questa estate fermando le guide. Il numero massimo dei gruppi di 25 è dettato dalle dimensioni delle strade, l’indicazione è poi di non fermarsi ad inizio salite. Chiaro che si formano tappi a Bellagio. Anche Venezia ha contingentato il numero massimo per impattare il meno possibile sui luoghi. Mi sembrano scelte di buonsenso. Capitato in passato guide con megafono, comunque non facciamo sanzioni e stiamo avvertendo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA