I cinghiali arrivano fino alla strettoia: «Basta, la Provincia deve intervenire»

Cernobbio Gli ungulati ieri hanno “banchettato” tra i rifiuti all’esterno delle abitazioni. Il sindaco chiede più sicurezza. Testa (Polizia provinciale): «In zona abbattuti 42 esemplari»

C’è un video di una ventina di secondi, girato poco dopo la mezzanotte tra domenica e lunedì, che in una manciata di ore è diventato virale, finendo di whatsapp in whatsapp anche sul cellulare del sindaco Matteo Monti. Ritrae quattro cinghiali che banchettano senza incontrare ostacoli all’ingresso della strettoia (direzione Moltrasio). Poi all’arrivo di un’auto si sparpagliano prendendo direzioni diverse, tra cui la Riva. Si tratta - rispetto alle tante segnalazioni documentate in presa diretta anche dal nostro giornale - di una novità importante, in quanto questa volta questi temuti ungulati sino scesi sino alla strettoia, che con la Riva citata poc’anzi rappresenta il “salotto buono” cittadino.

Ora, al di là di tutti i discorsi legati all’esposizione dei contenitori “porta a porta” per i rifiuti quella dei cinghiali sta diventando una presenza sempre più numerosa e preoccupante sul territorio comunale, tanto che il sindaco Monti ha inviato con i crismi dell’urgenza - già dopo l’ultima segnalazione in presa diretta in quel di Piazza Santo Stefano - una missiva all’Amministrazione provinciale, nonché all’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e così all’Utr Insubria chiedendo interventi efficaci.

«Sono in costante aumento le segnalazioni di cinghiali nei pressi del centro abitato, con diversi danneggiamenti al verde pubblico - ha rimarcato, nella missiva, il primo cittadino -. Costante è poi l’interferenza con il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani. Nonostante le cautele adottate, i suddetti rifiuti sono oggetto di costanti incursioni». Poi il passaggio clou della lettera: «Al fine di tutelare l’incolumità nonché il decoro urbano, si chiede di provvedere alle necessarie azioni correttive di competenza, atteso che sino ad ora non si riscontrano efficaci risultati a fronte delle procedure messe in campo per la riduzione del problema».

Ieri il primo cittadino è tornato a chiedere con i crismi dell’urgenza un nuovo intervento da parte dell’Amministrazione provinciale e delle istituzioni competenti in materia. Su questa dibattuta vicenda, dopo aver visionato anch’esso il video di domenica notte, il comandante della polizia provinciale Marco Testa.

«Sino ad oggi sono stati abbattuti nell’area che insiste su Cernobbio, in modalità di controllo attraverso l’uso del “trappolaggio” nonché in modalità di caccia e controllo numerico, 42 cinghiali - fa notare il comandante della polizia provinciale -. Questo per dire che l’attenzione su questa porzione di territorio è stata costante. Il problema della presenza dei cinghiali nell’area urbana di Cernobbio permarrà sempre - e questo mi preme rimarcarlo - fintanto che non saranno modificate le condizioni per il conferimento dei rifiuti porta a porta. E’ fondamentale tarare il conferimento di una parte dei rifiuti, soprattutto l’umido, in maniera che rimangano esposti il tempo strettamente necessario al recupero da parte della ditta. Con il Bisbino alle spalle la densità di popolazione di cinghiali è elevata».

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