I cinghiali devastano il parco giochi. Sono scesi fino in centro: scatta l’allarme

Pigra Zolle rivoltate e prato da sistemare nell’area civica e ricreativa del piccolo centro. La preoccupazione degli agricoltori per i danni, nonostante l’aumento degli abbattimenti

Un branco di cinghiali ha letteralmente devastato la scorsa notte l’area civica e ricreativa nel pieno centro del paese. Una vera e propria invasione di campo con zolle rivoltate e il prato da risistemare.

E non è la prima volta che i cinghiali invadono l’aerea e il parco gioco annesso con il campetto di calcio. Si tratta di una vera e proprio colonia di suidi, secondo alcuni una cinquantina di esemplari, che vivono indisturbati nella vicina oasi ecologica che rappresenta il luogo sicuro di rifugio dove vivono tranquilli da alcuni anni. Si tratta di cinghiali innocui che sempre più spesso si spingono fino alle zone antropizzate. Si lasciano perfino accarezzare.

I numeri

Sono anni che viene denunciato il proliferare della specie anche se i piani di abbattimento proseguono senza sosta. Sono stati 3786 capi abbattuti nel 2021 in provincia di Como mentre nel 2022 numero prelevato ammonta a circa 2900 capi , di cui 500 prelevati con il controllo numerico da parte della Polizia Provinciale , mentre 2400 sono stati abbattuti durante l’esercizio venatorio.

In questi giorni c’è preoccupazione anche tra gli allevatori di Centro Valle Intelvi. Alcuni cinghiali hanno arato i pascoli dell’azienda agricola la Tajada a San Fedele compromettendo la fienagione che andrà a maturare nei prossimi mesi.

Calendario

La caccia al cinghiale riaprirà il prossimo primo aprile e terminerà il 30 giugno. Sono stati prorogati i piani di abbattimento approvati dalla Regione Lombardia riguardante la stagione appena conclusa. Il piano di abbattimento è stato aumentato del trenta per cento proprio per fare fronte a questa autentica emergenza. La caccia di selezione è stata invece chiusa al 31 gennaio di quest’anno. Se a volte i cinghiali così come pure i cervi, possono addirittura essere considerati come un’attrattiva , agricoltori ed allevatori la pensano diversamente abituati come sono - e non da oggi - a fare la conta dei danni.

Danni aumentati in maniera preoccupante, così come la dimensione del fenomeno. La situazione è peraltro peggiorata gravemente, di anno in anno, nonostante gli abbattimenti che, secondo i dati pubblicati annualmente, aumentano in maniera considerevole.

In Valle d’Intelvi la situazione è preoccupante e sotto gli occhi di tutti: dalle strade invase da cervi e cinghiali, ai campi distrutti. Gli operatori del settore agricolo cosi come le associazioni di categoria e gli amministratori locali sono sempre sul piede di guerra affinchè si intensifichino le operazioni di contenimento e si aggiorni il censimento che difficilmente riesce a fotografare un quadro che in questi ultimi anni è esploso, nei numeri, a livello esponenziale, nonostante le uccisioni.

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