I turisti ci sono, ma i negozi sono chiusi
Leoni: «Anche Bellagio cambi passo»

Il presidente degli albergatori invita i commercianti a non abbassare le saracinesche. «Navigazione e Distretto hanno garantito i collegamenti, dobbiamo assicurare tutti i servizi»

Turismo oltre le stagioni. Alla “Perla del Lario” serve un cambio di passo ed il consigliere comunale Luca Leoni, ex assessore al turismo e presidente degli albergatori comaschi - una figura di spicco nella politica bellagina e comasca – chiede maggiore collaborazione a negozianti, proprietari di ville e titolari dei locali. Una Bellagio viva anche d’inverno e, di riflesso, un lago che possa vivere nella sua interezza oltre il passare delle stagioni.

In particolare, Leoni sottolinea come l’amministrazione di Bellagio e il Distretto del centro lago abbiano dato avvio ad una politica di destagionalizzazione che ha portato anche ad avere una navetta del centro lago sempre disponibile. Un segnale importante, ma rimasto isolato. Secondo Leoni, infatti, sono in parte mancate le attività presenti sul territorio: «L’impegno da parte dell’amministrazione e della Navigazione non è mancato, con il distretto del centro lago, il direttore della Navigazione Nicola Oteri e il videdirettore Roberto Turchetti abbiamo portato questa navetta del centro lago che è stata premiata nei numeri. Anche il trasporto privato ha ottenuto dei risultati importandosi, affiancandosi e dando una grossa mano al territorio. Gli alberghi aperti hanno ottenuto dei risultati più che soddisfacenti, idem i bar e i ristoranti. Sono mancati però, per esempio, i negozianti ed è mancato un locale per i giovani tipo il Lido che è rimasto chiuso nel periodo natalizio».

La posizione del presidente degli albergatori è stata espressa molte volte nel corso degli anni anche dagli stessi residenti, in considerazione anche della poca vivibilità del paese nelle ore serali con i negozi chiusi: «Dal prossimo anno bisogna assolutamente cambiare passo, per quanto mi riguarda il Du Lac, il mio albergo, sarà aperto tutto l’anno: quest’inverno non ho potuto garantire l’apertura per dei lavori di adeguamento. Sarebbe importante avere gran parte degli alberghi aperti e i negozi residenti a Bellagio hanno fatto uno sforzo per mantenere aperto. Tuttavia sono mancati quei locali acquistati da persone che non sono del territorio. Serve un impegno da parte di tutti. In quest’ottica il Lido, chiuso anche l’ultimo dell’anno e per tutto il periodo invernale, è un peccato perché a Bellagio serve un luogo per i giovani».

Si chiederebbe uno sforzo anche a Villa Melzi, aggiunge: «Villa Balbianello ha garantito un’apertura fino al 6 di gennaio e anche altre ville hanno aperto ad orario ridotto. La richiesta sarebbe a tutte le strutture di questo tipo di garantire un’apertura almeno dalle 11 alle 16 per dare la possibilità di visitare ville e giardini. Dobbiamo lavorare tutti insieme, l’amministrazione di Bellagio, il Distretto del Centro Lago, l’Associazione Albergatori, la Navigazione, per dare una continuità al periodo turistico anche durante l’inverno. Ormai dobbiamo andare oltre queste concezioni legate alle stagioni, la destagionalizzazione nei numeri è realtà, bisogna fornire attrattività e servizi».

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