Il “giallo” della nausea che colpisce i turisti
«Ma il lago non c’entra»

Il caso Tantissimi casi di malessere tra San Siro e Cremia e tutti puntano sulle condizioni delle acque del Lario. Le analisi dell’Ats però hanno certificato che è balneabile

Nausea, vomito e dissenteria. Tantissimi i casi, tra San Siro e Cremia, registrati nei giorni scorsi tra cittadini, villeggianti e turisti, tanto che in molti hanno puntato subito il dito contro le condizioni del lago.

A Rezzonico è accaduto a numerosi bagnanti: «Diversi amici che frequentano abitualmente il lago hanno accusato il classico mal di pancia e forte nausea – riferisce a questo proposito Paolo Goni, istruttore di surf e foil – Il pensiero di tutto è corso inevitabilmente all’acqua, con il timore che le reti fognarie, dopo le ultime ingenti piogge, possano aver riversato liquami anche nel lago».

La testimonianza

A Cremia le stesse forme di malessere hanno coinvolto i bagnanti della spiaggia di San Vito, compresi numerosi utenti del locale campeggio: «Anch’io e la mia famiglia abbiamo accusato gli stessi sintomi – conferma il sindaco del paese, Guido Dell’Era – E’ stata subito avvisata l’Ats, che ha provveduto a fare immediati prelievi per analizzare l’acqua. Giovedì scorso abbiamo avuto l’esito: le acque di Cremia risultano balneabili e per nulla inquinate. Ora ne sono state fatte di ulteriori e nei prossimi giorni avremo i risultati, che tuttavia non dovrebbero essere diversi».

La colpa, insomma, non sembra attribuibile al lago. E, allora, a cosa è dovuta questa singolare situazione? «E’ probabile che si tratti di un virus diffuso nell’aria, complice il gran caldo – osserva il primo cittadino di Cremia – Quel che è certo è che la responsabilità non è da attribuire all’acqua del lago. Lo sottolineo per non suscitare inutili allarmismi e paure tra gli utenti delle spiagge». In un periodo, manco a dirlo, in cui ci sono moltissimi villeggianti.

Andando a verificare la situazione della balneabilità partendo da San Siro, nelle acque di Sant’Abbondio c’è stata un’impennata per enterococchi ed escherichia nella seconda metà di luglio, ma entrambi sono ancora al di sotto del limite consentito; alla Foppa di Rezzonico i valori erano al limite a metà giugno e anche in questa fase sono tornati a salire, ma comunque restano entro la norma. Identico discorso vale la spiaggia di San Vito a Cremia.

I valori

Valori più bassi, ma comunque in crescita, si registrano a Dongo (camping “Miralago”) e alla Serenella di Gravedona. Andando verso nord, tra Domaso e Sorico, la concentrazione di organismi batterici risulta invece molto più bassa. Anche a Menaggio, dove enterococchi ed escherichia avevano fatto registrare un’impennata a metà giugno, ora i livelli sono scesi verso il basso e così anche proseguendo verso il Basso Lario. La fascia in cui risultano un po’ più elevati, è proprio quella fra San Siro e Cremia, ma le acque sono comunque balneabili e la loro concentrazione, come provato dagli ultimissimi prelievi, non giustifica i disturbi accusati da più persone nei giorni scorsi.

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