Il Lago di Piano punta forte sul turismo: pista ciclopedonale e sentieri recuperati

Carlazzo Ha preso il via il secondo lotto delle opere destinate a valorizzare la Riserva. Il sindaco Mazza: «Area che rappresenta un patrimonio naturalistico molto importante»

Ha preso il via il secondo lotto di lavori destinati a valorizzare la Riserva naturale Lago di Piano.

Consisterà nella realizzazione di una pista ciclo-pedonale dal Crotto Caraco fino alla località Cavo, lungo il canale Lagadone, estendendo così il percorso dai campeggi di Porlezza fino all’ingresso della Riserva, creando anche un percorso ad anello con la pista ciclabile Menaggio-Porlezza; l’investimento ammonterà a 422 mila euro e i lavori sono stati appaltati alla ditta “Bordogna”.

Il progetto era iniziato con la sistemazione di un’area di parcheggio di 800 metri quadrati in località Ponte di Pino, strategica perché prossima alla Riserva e alla pista ciclabile, che è stata delimitata, riqualificata e illuminata con 95 mila euro. Sono previsti, poi, altri tre lotti: uno riguardante un percorso per mountain bike dalla Rivetta a Bene Lario, con recupero di una strada agro-silvo-pastorale che conduce anche all’Osservatorio naturalistico (l’investimento ammonterà a 255 mila euro).

Un altro per il recupero di un sentiero che costeggia la sponda sud-est del laghetto e raggiunge, fra muraglioni e scale, i vecchi mulini, con ripristino anche delle passerelle in legno per ovviare alla frequente presenza di fango (203 mila euro); in località Scarpugnana, infine, verrà realizzato un tratto di pista ciclabile con recupero di una strada interpoderale nel primo tratto e di un’alzaia nel secondo; in prossimità del torrente Bonallo è prevista una passerella in ferro e legname con rampe di accesso (225.000 euro).

Regione Lombardia, in accoglimento di una richiesta dei Comuni di Carlazzo e Bene Lario, aveva stanziato un milione di euro, somma integrato dal Comune di Carlazzo con 180 mila euro e da quello di Bene Lario con 20 mila per coprire l’intera spesa di 1.200.000 euro.

Si tratta di interventi importanti, nel complesso, per la tutela e lo sviluppo dell’area di Riserva: «Un’area che rappresenta un patrimonio naturalistico non indifferente – commenta il sindaco di Carlazzo, Antonella Mazza – . Il riconoscimento di Sic (Sito di interesse comunitario) da parte dell’Unione Europea ci stimola a svilupparla anche in chiave turistica». La Riserva di estende su 176,35 ettari, di cui 85 occupati dal lago, separatosi dal Ceresio in seguito alle alluvioni provenienti dalla Val Cavargna e dalle pendici del Monte Galbiga.

Fin dai primi insediamenti umani nel territorio, il Lago di Piano appare fortemente connesso alla vita degli abitanti. La frazione di Piano Porlezza sarebbe infatti derivata da un nucleo abitato sorto sulle ultime pendici del monte Pidaggia per fruire del sottostante lago, all’epoca di dimensioni sensibilmente superiori a quelle attuali.

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