Il ministro ottimista, ma intanto le gru se ne vanno

Variante Mentre Matteo Salvini dice di confidare in una intesa rapida, l’azienda continua a smobilitare il cantiere

Bocche cucite da parte dei sindaci dopo le garanzie sulla prosecuzione dei lavori della Variante della Tremezzina (pur senza una data certa per la ripresa delle “volate” tramite esplosivo a Colonno) fornite venerdì pomeriggio dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, confidando in una celere intesa tra Anas e impresa sui costi per il trasporto e il conferimento dei materiali contenenti idrocarburi naturali (a Colonno) e soprattutto arsenico (a Griante).

In rapida successione, si sono registrati i “no comment” stizzito del sindaco di Tremezzina Mauro Guerra e più composto del primo cittadino di Colonno, Davide Gandola, con quest’ultimo che ha rimandato ogni commento dopo l’incontro (tra sindaci) promosso per domani pomeriggio dal sindaco di Griante Pietro Ortelli, in vista della mobilitazione di sabato prossimo davanti al portale della Ca’ Bianca.

«Anch’io preferisco aspettare l’esito dell’incontro di lunedì pomeriggio», la chiosa del sindaco di Sala Comacina, Roberto Greppi, che un commento l’ha invece riservato al maxi ingorgo - lungo quasi nove ore - di venerdì, complice la chiusura di una corsia della statale 36 a Mandello del Lario, ovvero «così non si può andare avanti. Ieri (venerdì, ndr.) abbiamo vissuto una giornata surreale sul fronte del traffico)».

Detto che ieri in tarda mattinata altri mezzi di cantiere - pare sempre riconducibili all’impresa che sino al 7 agosto ha portato avanti le “volate” tramite esplosivo - hanno lasciato il portale sud di Colonno (un messaggio tutt’altro che rassicurante a poche ore dalle parole del ministro delle Infrastrutture), la giornata di ieri ha visto altre due sottolineature di rilievo dentro le complesse dinamiche del cantiere della Variante della Tremezzina, a firma dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Maria Terzi e del vicepresidente della Camera di Commercio di Como e Lecco Giuseppe Rasella. Entrambi erano presenti al ritorno della “Velarca” nella Zoca de l’Oli a Ossuccio dopo dieci anni d’assenza.

La novità

«Abbiamo costituito un gruppo di lavoro insieme alla Direzione Generale Ambiente di cui fanno parte anche Anas e ministero delle Infrastrutture - le parole di Claudia Maria Terzi - Abbiamo condiviso questo metodo di lavoro per affrontare le problematiche in essere. A prescindere dalle competenze previste dalla legge, Regione Lombardia ha la possibilità e la convinzione di garantire tutto il sostegno possibile ad un’infrastruttura strategica come la variante della Tremezzina, anche per quel che concerne l’interlocuzione con Arpa, presente al tavolo. All’interno di questo accordo su ampia scala è contemplata anche la trasmissione del rapporto ambientale menzionato nella nota di Anas. Aggiungo che, per quel che concerne il conferimento dei materiali di scavo, non tutto il mondo ha le stesse normative. Basta vedere la differenza d’approccio della Svizzera per quel che concerne il conferimento di questi materiali».

Dal vicepresidente dell’ente camerale Giuseppe Rasella è arrivato invece «un appello alla massima coesione possibile» rivolto ai sindaci. «Ritengo questa nuova sospensione degli scavi una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e imprese che hanno dovuto subire quattro mesi di chiusura per la prima fase dei lavori - la conferma di Giuseppe Rasella -. Vedere il cantiere che procede con questi ritmi è un qualcosa che non si può accettare passivamente. Il cantiere deve ripartire, anche nell’interesse dello sviluppo economico del territorio».

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