Il ritorno della Polstrada
Parola d’ordine: sicurezza

Tremezzina: aperto a Ossuccio uno dei due distaccamenti estivi in Italia Sette agenti su auto e moto in servizio dall’alba a notte fonda per tre mesi

«Vogliamo essere al fianco di questo territorio per far sì che la viabilità non vada ad incidere negativamente sul vivere quotidiano delle comunità locali».

Al fianco di sindaci e cittadini - concetto riassunto ieri a metà mattina dal vicequestore Cristian Piron - è il motto con cui il distaccamento estivo della Polstrada in quel di Tremezzina, uno dei due istituiti in Italia (l’altro è a Nettuno, sul litorale laziale), ha iniziato ieri i tre mesi di presenza fissa dalle 7 all’1 di notte sulla Regina e sulle provinciali della Val d’Intelvi e delle valli del Lario.

Pur in un anno particolare per motivi diversi, code e ingorghi restano una costante su una statale in cui domenica si è arrivati ad un’incollatura dai 19 mila transiti, senza bus turistici, ma con molte più auto e moto.

Statale che in settimana è tornata stabilmente sopra gli 11 mila passaggi. Il Comune di Tremezzina con il sindaco Mauro Guerra, per il terzo anno consecutivo, ha trovato con Prefettura e ministero dell’Interno le giuste motivazioni per ospitare il distaccamento estivo della Polstrada in quello che lo stesso primo cittadino ha definito «un pezzo di ritorno ad una nuova normalità».

Il Comune ha individuato gli alloggi per gli agenti ed anche questo ha convinto Prefettura e soprattutto ministero a dare l’ok al distaccamento di Tremezzina insieme a quello di Nettuno. Anche l’Associazione Turistica Tremezzina con il presidente Alberto Cetti ha riconfermato - con il supporto anche economico del Comune - la sua adesione all’iniziativa (a suo carico il vitto degli agenti). Da registrare la new entry rappresentata dal Comune di Argegno che con il sindaco Anna Dotti ha ringraziato «i ristoratori di Argegno e Sant’Anna che daranno il proprio supporto operativo a questo importante servizio».

Il distaccamento della Polstrada potrà contare su 7 agenti, 4 moto (importanti anzi fondamentali in situazione come quella del rientro domenicale dalla “gita fuori porta”) e 2 auto. Ieri a Ospedaletto di Ossuccio, a fare gli onori di casa, c’era il comandante della polizia locale, Massimo Castelli, che a “La Provincia” ha anticipato che «la volontà è quella di far diventare il presidio permanente nei mesi estivi almeno da qui ai prossimi cinque anni».

«È un progetto su cui il sindaco ha dato il proprio assenso di massima e questo consentirebbe anche di valutare investimenti, in base alle possibilità economiche naturalmente, per una sede ancor più attrezzata e in grado di garantire la condivisione di tutti gli strumenti tecnologici», aggiunge Castelli.

Il punto di forza resta l’impianto di videosorveglianza intercomunale, che - come più volte rimarcato - può contare su 12 varchi Ocr, abilitati cioè alla lettura delle targhe e oltre 50 telecamere. «La velocità resta un campanello d’allarme importante, come dimostrano anche i dati operativi dello scorso anno - fa notare il vicequestore Cristian Piron - Ci tengo a rimarcare che in caso di iniziative particolari, l’orario di fine servizio - l’1 di notte - potrebbe subire ritocchi. Siamo qui per garantire serenità e sicurezza a sindaci, cittadini ed a chi vive quotidianamente la statale e le provinciali del territorio. Lo facciamo con tutto l’impegno possibile».

Il pensiero finale è dedicato a due problematiche emerse nei vari servizi di questi anni ovvero la guida senza assicurazione o senza revisione. «Anche questo sarà uno dei punti centrali della nostra presenza sul lago e nelle valli adiacenti. Guidare in sicurezza non solo è una priorità, ma anche un imperativo», la chiosa del vicequestore Cristian Piron.

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