«Il sogno di Natale? Successo confermato, ma ora facciamo rete»

Cernobbio L’intervista a Matteo Monti sulle iniziative per le feste. E propone di “allargare” la manifestazione agli altri Comuni del lago

«Con Villa d’Este aperta sino al 7 gennaio ci è sembrato giusto e opportuno anche quest’anno organizzare un mese di eventi e iniziative in pieno spirito natalizio nell’ottica di quella destagionalizzazione che a Cernobbio ha già mosso passi importanti». La lunga chiacchierata con il sindaco Matteo Monti prende le mosse da qui, con “Il Sogno di Natale” - questo il filo conduttore del calendario di eventi natalizi che si concluderà nel pomeriggio del 6 gennaio a Rovenna - che ha archiviato con un buon indice di gradimento i primi due fine settimana.

Qual è il bilancio di queste prime due settimane del Sogno di Natale a Cernobbio?

La sensazione è quella di aver pensato a un calendario di eventi a misura di cernobbiesi, anche se stiamo registrando crescenti consensi anche dai Comuni limitrofi - Como incluso - con alcune piacevoli sorprese, come i quattro pullman giunti sabato da Pavia che in dote hanno portato anche indotto e a loro volta promozione attraverso il passaparola. È chiaro il meteo è una condizione necessaria e non sostituibile per la riuscita delle diverse iniziative.

Una scelta voluta, si diceva, quella di allungare il calendario del “Sogno di Natale” sino all’Epifania.

Per il terzo anno consecutivo Villa d’Este rimarrà aperta sino al 7 gennaio. Anche noi diamo un segnale rivolto a quella destagionalizzazione che, in base anche alle dichiarazioni affidate al vostro giornale da diversi albergatori, si concretizzerà per molte strutture a partire dall’inverno 2025, con le Olimpiadi invernali del 2026 sullo sfondo. In prospettiva futura l’obiettivo è creare un calendario di eventi “aperto” a più Comuni del territorio.

A proposito di territorio, quest’anno il leit motiv, scorrendo il calendario di eventi e iniziative, sembrano proprio essere le tradizioni comasche, dai mascherai di Schignano al gruppo folcloristico di San Bartolomeo Val Cavargna. Una scelta mirata quella della “sua” Amministrazione?

Direi proprio di sì. Aggiungo al novero dei soggetti coinvolti nelle nostre iniziative anche la Comunità pastorale della Beata Vergine del Bisbino e così i giovani e gli oratori. Sembrerà una frase fatta, ma come obiettivo ci siamo posti di riscoprire il vero valore del Natale e di far conoscere il territorio partendo da Cernobbio. I risultati ottoenuti sono sin qui più che apprezzabili.

In sede di presentazione è balzato all’occhio il dato dei 260 mila euro - 130 mila stanziati da sponsor istituzionali e privati e una quota analoga attraverso i proventi della tassa di soggiorno - destinati al “Sogno di Natale”. Un’altra testimonianza della estrema utilità della tassa di soggiorno a Cernobbio. È così?

Tassa che il prossimo anno andremo a ritoccare al rialzo partendo dalle “Case Vacanza”. Il nostro grazie va a Regione Lombardia, all’Autorità di Bacino e così ai tanti sponsor istituzionali e privati che hanno creduto e soprattutto sostenuto la nostra proposta. Senza di loro, con la sola tassa di soggiorno non saremmo riusciti a garantire un intero mese di eventi, con numerose proposte per tutte le età e con Villa Bernasconi agghindata in pieno stile natalizio.

Nella conferenza stampa di presentazione del “Sogno di Natale” non era sfuggita una sua frase ovvero “se potete visitate anche le iniziative natalizie degli altri Comuni”. Come motiva questa sua dichiarazione?

È indispensabile che il territorio faccia rete. Per questo l’invito è ancora valido. Cito le iniziative proposte da Menaggio e così da Como e da altre realtà, come Olgiate Comasco e così Lecco o Varese. Credo che destagionalizzare significhi valorizzare l’intera proposta territoriale che si declina su più realtà. Ciò detto, Cernobbio si sta ritagliando un suo spazio importante dentro questa proposta.

Domanda quasi d’obbligo infine, visto anche le polemiche delle ultime settimane. Ancora convinto della bontà della proposta relativa alla tensostruttura in Riva?

Sì e aggiungo anche che l’obiettivo per il Natale 2025 è lavorare sempre di più su questo tema. Vedremo se in Riva o in un’altra location.

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