Cronaca / Lago e valli
Giovedì 06 Aprile 2023
In tre fermati a bordo di una Croma sospetta. Il proprietario possiede ben 147 auto
Tremezzina Si tratta di cittadini rumeni senza fissa dimora controllati dai carabinieri. In arrivo il “foglio di via”
La telefonata di un residente al comandante della stazione carabinieri di Tremezzina, il maresciallo Paolo Lo Giudice, con annessa segnalazione di un’auto che si aggirava con andatura blanda e con fare sospetto lungo la Regina a Lenno, hanno permesso in poco più di un’ora di arrivare al sequestro della vettura stessa (una vecchia “Fiat Croma”) con mille euro di sanzione per il conducente, e di creare i presupposti per consegnare nelle mani di tre cittadini rumeni senza dimora - due uomini e una donna - il “foglio di via” da Tremezzina. Provvedimento questo che sarà eventualmente emesso dalla Questura.
Il tutto con un numero da primato sullo sfondo, perché la “Fiat Croma” risultava intestata ad un privato residente in Centro Italia, che di auto ne ha intestate a suo nome tra le 147 e le 150. Una volta individuato, il veicolo è stato fatto accostare nel parcheggio di un supermercato dai militari dell’Arma di Tremezzina affiancati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Menaggio.
Da lì gli accertamenti, che hanno preso le mosse dal fatto che le targhe della vettura risultavano sbiadite. A bordo tre cittadini rumeni senza fissa dimora, tutti attorno ai trent’anni. Ai carabinieri non hanno dato spiegazioni sul perché si trovassero in zona.
Al conducente sono stati contestati, come anticipato, verbali per mille euro, con la “Croma” che ha lasciato Lenno a bordo del carro attrezzi. Avviate anche le procedure per il “foglio di via” su cui metterà l’ultimo sigillo la Questura cittadina. A bordo della “Croma” non sono stati rinvenuti oggetti da scasso né altri oggetti atti ad offendere.
I tre hanno lasciato Lenno a piedi. Data l’ora (le 12,30) in tanti hanno assistito alle fasi di questo intervento, che ancora una volta ha rimarcato il legame tra i cittadini e l’Arma dei carabinieri, in un momento in cui peraltro a Tremezzina è massima allerta per la vicenda delle “truffe telefoniche”.
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