Incidenti con animali, uno al giorno

L’emergenza Dal 1° novembre incremento degli impatti, soprattutto con cervi, poi caprioli, tassi e cinghiali

Dal 1° novembre a ieri lungo le strade della provincia si sono registrati 51 incidenti tra automezzi e fauna selvatica, 33 dei quali avvenuti lungo la dorsale occidentale del Lario, che include la statale Regina e le provinciali delle Valli, a cominciare da quelle della Val d’Intelvi. Quindi 51 impatti in 49 giorni: uno al giorno in provincia, due ogni tre giorni sul lago. Di questi 33 incidenti - in base ai numeri forniti ieri dal comandante della polizia provinciale Marco Testa - 23 hanno interessato esemplari di cervo, due caprioli, tre cinghiali, tre tassi e due volpi.

In successione

Per avere un’idea di questa situazione di allerta, basti pensare che a poche ore dall’impatto a Croce di Menaggio tra un’ambulanza della Croce Azzurra di Porlezza e un maschio subadulto (che poi si è allontanato nei boschi con una zampa rotta) si sono verificati altri due incidenti, il primo al Pian delle Noci al confine tra Lanzo e Pellio d’Intelvi e il secondo a Loggio di Valsolda. In entrambi i casi, i due ungulati - un maschio adulto oltre il quintale al Pian delle Noci e una femmina adulta in Valsolda - si sono allontanati con una zampa rotta.

C’è poi da registra un’altra particolarità dentro questa preoccupante contabilità in continua evoluzione: domenica all’altezza della rotatoria attigua a un supermercato di Carlazzo, lungo la Regina si sono verificati due distinti impatti tra cervi e auto in poco più di mezzora. Nel primo caso un maschio adulto è riuscito a raggiungere la boscaglia, nel secondo invece è morto un esemplare di pochi mesi.

Da qui il nuovo appello del comandante della polizia provinciale Testa: «Mai come in questo periodo dell’anno è importante prestare la massima attenzione alla guida per quel che concerne possibili impatti con la fauna selvatica. I cervi, ma non solo, sono attratti verso i margini delle strade, a cominciare dalle provinciali montane, a seguito dello spargimento del sale anti-gelo. Basta un attimo perché si verifichi un incidente con un’auto o con un veicolo in transito. Colgo l’occasione per ribadire un concetto già espresso al vostro giornale, ma su cui è bene tornare e cioè che un buon numero di impatti si è verificato in precisi punti del territorio, già noti per questa tipologia di incontri ravvicinati. Cito il rettilineo del Pian di Spagna, la zona della centrale di Grandola, quella tra Carlazzo e Porlezza e la parte alta della Val d’Intelvi. Prudenza, dunque e massima attenzione perché davvero il pericolo può essere dietro l’angolo, come dimostra l’impatto dell’ambulanza in zona Croce a Menaggio».

Contromisure

Da rimarcare infine che laddove sono state prese adeguate contromisure, gli incidenti sono diminuiti sensibilmente, passando dalla ventina all’anno ai due soli degli ultimi mesi. È il caso dell’impianto di prevenzione per questo tipo di impatti, con segnali luminosi, attraverso sensori e termocamere, installato a Castiglione d’Intelvi lungo la provinciale 13 e finanziato in larga parte dal Comprensorio delle Prealpi Comasche e in quota dal Comune di Centro Valle (al Comprensorio è affidata anche la manutenzione annuale).

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