«Io e George a Laglio: quanti gavettoni contro i paparazzi»

L’intervista La showgirl al programma tv “Belve” racconta i suoi trascorsi comaschi, anche con Vieri ad Appiano

Dall’ex bomber dell’Inter Christian Vieri a George Clooney. Due amori passati di Elisabetta Canalis che la legano al Lario e al Comasco e che ha raccontato con aneddoti e curiosità su Rai2 nel salotto di “Belve” di Francesca Fagnani.

Alla ex velina è stato ovviamente chiesto della sua relazione con il divo di Hollywood. «Non fu un colpo di fulmine – ha raccontato - non avevo il poster di George in camera. Mai visto “E.R”. Mi corteggiò mentre conducevo un programma musicale a Roma per Mtv e mi mandò un grande mazzo di rose al camper». E ancora: «Non dovette faticare tantissimo, non è difficilissimo innamorarsi di George Clooney. È stato l’uomo che mi ha insegnato che si può amare una persona che ti ama». Poi, a precisa di Fagnani ha chiarito che, nonostante le chiacchiere dell’epoca, la loro fu una storia vera senza alcun tipo di contratto: «Non c’era nessun contratto. Nessuno mi ha mai chiesto di formalizzare niente, nemmeno per la tutela della privacy. Te lo posso giurare: lo dico una volta per tutti, questa cosa della firma per il silenzio è una stro...ta». Per chi frequentava Laglio ai tempi della loro relazione la voce che venivano lanciati gavettoni e in qualche caso anche uova contro i paparazzi che si appostavano nel parcheggio di fronte a Villa Oleandra (che non era dotata di tutti i sistemi di sicurezza e videosorveglianza di oggi) era ben più di una voce.

La Canalis ha svelato però alcuni retroscena raccontando la sua più grande “belvata”: «All’epoca di George c’erano tantissimi paparazzi che ci seguivano e non ci lasciavano in pace. Mi spiace, ma li combattevamo con i gavettoni. George era il capo, poi c’erano anche attori come Chris Pine, Emily Blunt e John Krasinski. Ci mettemmo sulle mura coperte dalle piante della villa di Como a lanciare pentole d’acqua ai paparazzi che si avvicinavano».

Ingaggiati anche gli ospiti, insomma, nella lotta agli scatti rubati. Infine sulla relazione con il divo americano ha detto: «Con George abbiamo riso tanto, è una persona molto divertente. Non saprei definire se è stato un grande amore, ho avuto amori più grandi. È finita perché me ne sono andata e lui non mi ha fermato. Era giusto così, avevamo già preso altre strade, era diventata una relazione piatta che non dava più emozioni a nessuno».

Spazio anche alla sua tormentata storia con Bobo Vieri e a un aneddoto legato anche alla Pinetina di Appiano Gentile, dove si allenava e si allena ancora oggi l’Inter. Una relazione che non ha esitato a definire «tossica».

Poi il racconto di un’altra “belvata”, stavolta con il bomber: «Non stavamo neanche insieme. Era una notte di luglio in cui non riuscivo a prendere sonno, ero da sola e lui solitamente non lasciava mai l’auto fuori. Invece la macchina era in strada e così gli scrissi sulla macchina con la chiave “figlio di...”. Era fase una fase di tira e molla e ne aveva fatte talmente tante che volevo mandarlo agli allenamenti, dove si allena l’Inter e c’è sempre un sacco di gente che chiede foto e autografi, in modo che arrivasse lì con la macchina scritta».

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