La cerva ferita non dimentica chi l’ha salvata

La storia Sorpresa a Castiglione Intelvi: Piccola torna a visitare l’abitazione di chi l’aveva soccorsa quando aveva una zampa malconcia

Continuerà a fare la sua vita di sempre tra i lussureggianti boschi e i rigogliosi pascoli della Valle d’Intelvi fino a quando la natura e la selezione naturale faranno il loro corso .

La commovente storia di Piccola è una di quelle dove l’uomo nel rispetto delle leggi e delle regole della natura vive in perfetta simbiosi con la fauna selvatica.

È la storia di una piccola cerva rifocillata e salvata quando si è presentata malconcia, a causa di una zampa ferita, vicino a una abitazione. Quando è poi ripartita per la boscaglia, i suoi salvatori pensavano di non vederla più. E invece una settimana fa è riapparsa da chi l’aveva salvata: Come per ringraziare.

«Piccola è il nome che abbiamo dato a una femmina di cervo che è comparsa lo scorso inverno nel terreno di fianco al nostro giardino a Castiglione Intelvi -racconta Aniello Bizzocco - Aveva un grosso problema, una zampa posteriore fratturata che penzolava miseramente. Molto diffidente, si manteneva a debita distanza scappando ogni volta che ci vedeva in giardino. Sappiamo che non è consigliabile dare cibo agli animali selvatici,- la legge lo vieta espressamene ndr - ma non ce la siamo sentiti di abbandonarla alla fame o di chiamare le guardie venatorie che sicuramente l’avrebbero soppressa visto il genere di ferita. Così abbiamo cominciato a mettere delle foglie di cavoli, verze e qualche mela. Spinta dalla fame, ha cominciato ad avvicinarsi e mangiare, gradualmente siamo riusciti a conquistare la sua fiducia e ha finito per accettare la nostra presenza in giardino, anzi si spingeva a fare dei versi per richiamare la nostra attenzione e farsi dare qualcosa» .

Aggiunge Bizzocco: «Ha cominciato ad accettare il cibo dalle mani, parliamo sempre di verdure dell’orto o di mele, niente pane o sfarinati». Poi il distacco, inevitabile. «Improvvisamente in primavera è scomparsa nella vegetazione che ricominciava a infoltirsi e non l’abbiamo più vista per tutta l’estate e l’autunno. Abbiamo creduto e ci siamo rassegnati a pensare che la natura avesse fatto il suo corso e che un animale ferito avrebbe avuto poche speranze di sopravvivere a qualche predatore».

E invece no. Piccola non si era dimenticata e all’improvviso è uscita dalla boscaglia, come per rassicurare che si era impegnato a salvarla. «Con enorme sorpresa, la settimana scorsa è ricomparsa, sempre zoppicante, ma abituata ormai a quella condizione. La nostra gioia è stata grande nel constatare che è ancora in buona salute. Si muove con più sicurezza rispetto all’inverno scorso e accetta sempre frutta e verdura. La consideriamo un ospite molto discreta».

« Non sappiamo quanto tempo durerà tutto questo - conclude Aniello Bizzocco - Bisognerebbe ricordare molto spesso che siamo noi umani a essere ospiti di un mondo in cui gli animali erano protagonisti».

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