La coltellata mortale mentre era a terra

Catasco di Garzeno La vittima sorpresa subito dopo pranzo. L’assassino potrebbe aver lasciato una traccia anche nella camera da letto

L’omicidio a scopo di rapina. Certo, il ritrovamento del portafoglio vuoto lungo la via di fuga del killer e l’assenza di denaro in contante sia in casa che nella bottega di alimentari (ad eccezione di poche decine di euro) fa pensare che quello possa essere il movente. Ma gli investigatori, e ci mancherebbe altro, non tralasciano alcuna pista. E quindi leggono e rileggono ogni minimo dettaglio, per farsi un’idea. E non è passato inosservato l’accanimento con cui l’assassino ha agito.

Sul delitto di Candido Montini, il pensionato-commerciante ucciso martedì della scorsa settimana in casa sua, l’indagine prosegue nel silenzio più assoluto imposto dalla Procura. Segno di una fase decisamente delicata dell’indagine. E mentre proseguono gli accertamenti, si procede anche a rianalizzare quanto raccolto finora.

Si era parlato, nei primissimo giorni dopo l’omicidio, di 8 coltellate complessive inferte al settantaseienne ex consigliere comunale di Garzeno: sette tra addome e petto e una mortale alla gola. Ma non sono le uniche ferite riscontrate. Ad esempio: non è escluso che Candido Montini sia stato anche colpito a pugni dal suo assassino. Una protesi dentaria è infatti stata ritrovata a terra, segno di un colpo che l’ha fatta saltare. Inoltre ferite sono state riscontrate anche alla testa oltre a quelle su braccia e mani, nel tentativo di difendersi.

Probabile

L’ipotesi più probabile è che dopo l’aggressione iniziale Candido Montini sia caduto rovinosamente a terra e che, a quel punto, sia stato ulteriormente colpito. Non è addirittura escluso che le coltellate all’addome e quella mortale alla gola gli siano state inferte mentre lui si trovava a terra.

Un’aggressione e un omicidio di questo genere sembra andare ben oltre alla dinamica del delitto per motivi economici. Quell’accanimento sembra quasi suggerire l’esistenza di una questione personale tra la vittima e il assassino. Anche per questo i carabinieri hanno sentito e continuano a sentire tutte le persone che conoscevano Candido Montini. Alla fine si potrebbe arrivare anche a sentire mezza Catasco, per comprendere chi e cosa avesse motivi di rancore nei suoi confronti. Su questo fronte, però, nulla è emerso. Perché tutti sono concordi: quell’uomo sapeva farsi voler bene, incapace di non concedere un credito sulla spesa a chi ne faceva richiesta.

Scientifiche

Nel frattempo prosegue il lavoro degli uomini del Reparto investigazioni scientifiche di Parma e della Squadra investigativa scientifica di Milano. I primi stanno analizzando il coltello usato per uccidere, ritrovato nei giorni scorsi dopo che il killer lo ha abbandonato durante la sua fuga.

I secondi sono impegnati ad analizzare tutte le tracce ritrovate nella casa del signor Montini. Tra queste anche alcune gocce di sangue repertate nella camera da letto della vittima: non è escluso che l’omicida, dopo aver tolto la vita al pensionato, possa essere entrato nella stanza alla ricerca di qualcosa.

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