La memoria di Maddalena infangata da un cartello anonimo: «È solo per fare soldi»

Lezzeno Parla Francesca Mattei, mamma della bimba scomparsa in un incidente nautico a 5 anni nel 2018. Una mano anonima ha affisso una scritta offensiva

«È solo per fare soldi». Cinque parole piene di livore che, probabilmente, non meriterebbero neppure di essere commentate.

Ma Francesca Matteri è donna forte, che non sopporta le ingiurie alla memoria della sua piccola Maddalena, morta a cinque anni e mezzo nel 2018 in seguito ad un terribile incidente nautico. Non le sopporta nonostante siano anonime e quindi vigliacche. Già, perché, quel misterioso leone da tastiera in salsa vintage, quelle parole le ha messe nero su bianco su un cartello, poi appeso a un albero della strada che porta al “Bosco di Maddi”, una splendida oasi di verde e di serenità creata dalla famiglia nel ricordo della bambina volata via per sempre.

La mamma Francesca Matteri parte da un punto fermo: «Il bosco dedicato a Maddalena è stato creato su un terreno di proprietà della nostra famiglia, senza un solo contributo da parte delle istituzioni. Anzi, a ben pensarci, con la loro assenza. Riteniamo l’accusa di quell’ignobile biglietto veramente ridicola soprattutto in considerazione di come è nato il progetto, su questo terreno potevamo fare molto altro e invece l’abbiamo in pratica donato ai bambini del paese».

Precisa poi ancora Francesca: «Il “Bosco di Maddi” è stato realizzato interamente con soldi miei, della mia famiglia e da persone, amici o clienti, che hanno finanziato alcuni lavori. Non abbiamo mai raccolto un solo euro per il bosco, perché quelle rare raccolte che abbiamo fatto sono state sempre destinate a progetti di beneficenza realizzati dalla nostra associazione onlus. Ci abbiamo messo tempo e fatica, portando via decine di sacchi di spazzatura».

Non c’è nessun biglietto per accedere al bosco, nessun costo da sostenere: «Il bosco è nato come dono ai bambini, tant’è che ingresso ed eventi sono completamente gratuiti. Probabilmente se fosse un luogo per fare soldi, e se veramente riuscissi a farne, realizzeremmo molto di più. Sistemerei finalmente i caselli, per i quali c’è già un bellissimo progetto, sistemeremmo la strada per renderla fruibile a tutti e molto molto altro».

L’associazione benefica

La mamma di Maddalena è giustamente alterata, oltreché avvilita: «Invito il fenomeno che ha pasticciato il cartello ad indicarci le modalità con cui fare i soldi con il bosco e gliene sarò davvero grata perché chi ha proprietà in montagna, senza accesso ai mezzi, credo abbia idea di cosa stia dicendo».

Tutti ricordano quanto accaduto alla piccola “Maddi” di cinque anni e mezzo nel 2018, la sua storia, la tragedia di una famiglia ha colpito non solo Lezzeno ma ha avuto un eco nazionale.

Lunedì 2 aprile, giorno di Pasquetta, attorno alle 10,30 del mattino, Maddalena Dominioni si trovava in barca con il nonno, il noto restauratore navale Erio Matteri, quando si verificò il terribile incidente. La corsa all’ospedale di Brescia in elisoccorso, le speranze e poi la più terribile delle sentenze.

La famiglia da allora s’impegna per aiutare i bambini nel Mondo, attraverso l’Arcobaleno per Maddi, nato dalla volontà dei genitori. Ha aiutato una scuola delle Isole Fiji dando ai bambini il materiale per poter studiare: quaderni, zaini, libri e ora si stanno aggiungendo dei pannelli fotovoltaici. Si lavora poi su un progetto in Colombia per un ambulatorio, c’è del movimento anche in India vicino a Bangalore. Si è regalato un palco all’asilo di Blevio dove andava la piccola e molto altro. La più bella delle risposte. Anche se una risposta, quel fogliaccio, non l’avrebbe neppure meritata.

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