Cronaca / Lago e valli
Giovedì 16 Gennaio 2025
La riva di Laglio crollata nel lago: «Entro marzo riavremo il porticciolo»
Maltempo Un intervento complesso e costoso (superiore a 100mila euro) a carico dei privati. Il molo di Torriggia, prima di tornare a ospitare le imbarcazioni, dovrà essere ripulito
Quell’auto in bilico sul molo di Torriggia (era l’11 giugno scorso) sicuramente aveva rappresentato l’epilogo di una situazione di pericolo che dentro la nota - alle diverse latitudini - “Riva del Tenciuu” aveva imposto al Comune una soluzione drastica, adottata già ad inizio maggio 2024, con la chiusura al transito della mulattiera antistante via Regina Teodolinda per tutto il tratto che corre accanto al molo di Torriggia.
Per voltare definitivamente pagina e restituire (anche) molo e antica passeggiata alla collettività, sono iniziati - da parte di privati (sottolineatura importante) - i lavori di ripristino e riqualificazione di tutta la parte a monte della passeggiata e del molo.
Lavori - due gli escavatori all’opera - che Massimo Radrizzani, amministratore unico della società cui fanno riferimento le due prestigiose strutture in prossimità della punta di Torriggia (l’altro socio è Filippo Rainoldi), ieri mattina ha così perimetrato.
«Stiamo creando le condizioni per posare i micropali. Questo era il periodo migliore per eseguire i lavori, lontano dai flussi turistici e con il lago basso - le sue parole -. L’obiettivo è stabilizzare l’intera zona».
«Il problema è sorto perché il muro che “portava” la “Vecchia Regina” realizzato nei tempi che furono era stato edificato a secco e con fondamenta costituite da ciottoli, terra e poco altro. L’azione erosiva del lago col tempo ha inevitabilmente avuto la meglio. Senza fondazioni, il muro ha ceduto ed ha trascinato con sé un’ampia porzione di terreno soprastante. Si sarebbe potuto intervenire prima - il riferimento è al 2022 ed ai primi segnali di cedimento - con iniezioni di cemento sulla parte del muro a lago (pubblica) e forse si sarebbe potuto evitare il cedimento in piena estate».
Dopo scavo e posa dei micropali, si procederà alla realizzazione di un “dado” di fondazione che fungerà da protezione, con annesso cordolo di cemento (un metro per un metro di sezione per tutta la lunghezza), anche rispetto all’azione erosiva del lago. Dopodiché si edificherà il muro, recuperando la zona retrostante privata.
Si tratta di un intervento complesso e costoso, in carico ai privati, in ossequio alle attuali regole urbanistiche. Venendo alla parte pubblica, Massimo Radrizzani conferma che “il molo di Torriggia (che sino a giugno ospitava imbarcazioni da diporto private, ndr.) sarà nuovamente disponibile da fine febbraio, inizio marzo. Prima di tornare ad ospitare le imbarcazioni, le ripuliremo del materiale ancora presente».
Per quanto concerne il tratto di “Vecchia Regina” privati e Comune dialogheranno.
«Ci siamo presi l’onere di sistemare il tutto - la chiosa di Radrizzani -. Se non incontreremo sorprese, con aggravio di costi, andremo a risistemare anche il tratto di “Vecchia Regina”, mettendo così la parola fine rispetto a quanto accaduto tra maggio e giugno all’interno di un’evidente situazione di pericolo e disagio”.
Nel dettaglio, la posa dei micropali - vale a dire il grosso dell’intervento - inizierà tra dieci, quindici giorni. Il danno e gli interventi di ripristino superano di gran lunga i 100 mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA