Cronaca / Lago e valli
Venerdì 31 Gennaio 2025
La storia di Francesco Viganò, il giurista che è cresciuto sul lago
Ha profonde radici a Careno di Nesso il nuovo vice presidente della Corte Costituzionale. La laurea in giurisprudenza, la guida dello zio Sebastiano D’Amico e poi il volo verso Roma. L’orgoglio del paese
Dalla pluriclasse di Careno alla Vicepresidenza della Corte Costituzionale, in un cammino mai interrotto che abbraccia simbolicamente, attraverso cinque decenni di vita, quella Nesso che sempre gli è rimasta nel cuore e che custodisce come uno scrigno prezioso.
Il protagonista di questa bella storia, fatta di sacrifici e spirito di dedizione ai più nobili studi, è Francesco Viganò (per tutti, Franco), che lo scorso 21 gennaio è stato nominato vicepresidente della Corte Costituzionale dal neoeletto presidente Giovanni Amoroso.
Nato a Milano nel 1966, ma a tutti gli effetti nessese, paese nel quale ha vissuto a lungo ricevendo anche, il 26 maggio 2018 con solenne cerimonia, la cittadinanza onoraria, Viganò si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, iniziando, sotto la guida dello zio Sebastiano D’Amico, avvocato assai noto non solo a Como e storico sindaco di Nesso, una promettente ed in continua ascesa carriera che lo ha poi portato a diventare avvocato a sua volta e docente universitario fino, nel marzo del 2018, ad essere nominato giudice della Corte Costituzionale e di quel medesimo organo diventare poi, come detto, vicepresidente. Insignito, sempre nel 2018, dell’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, Viganò è autore di importanti testi giuridici ed è fondatore e direttore di riviste di diritto penale.
Nelle parole del sindaco Massimo Morini, sono sintetizzati con commozione l’orgoglio e la riconoscenza di un’intera comunità ed il plauso per una persona che, sempre e comunque, ha saputo porsi in maniera esemplare. «Ho appreso la bella notizia e, come ovviamente ogni compaesano, ne sono rimasto contentissimo anche se, conoscendo l’enorme valore di Franco, certo non ne sono stato sorpreso, come dimostra la cittadinanza onoraria che gli abbiamo conferito, espressione della stima di tutta la comunità. Nesso è, di fatto, il suo paese; qui tutti lo conoscono e tutti sperano di riabbracciarlo presto».
E, che sia presto o addirittura prestissimo, certo lo si rivedrà con piacere in paese poiché, «anche se lui oggi vive tra Milano, dove abita, e Roma, dove lavora, la sua brillante storia partì, quando era un bambino, dalla pluriclasse in frazione Careno per trasferirsi, in seguito, prima per motivi di studio, poi per esigenze di lavoro lontano da Nesso, anche se, ed il mio non è certo un modo di dire, il nostro paese e l’intera riva sono sempre nel suo cuore. Ancora oggi, appena gli impegni glielo permettono, torna in paese per fare visita a zia Irene, che col marito Sebastiano, ha avuto un ruolo decisivo nell’educazione e nel percorso professionale del futuro giudice della Corte Costituzionale)».
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