La tragedia di San Siro, il ricordo di Mattia
«Ragazzo d’oro che aiutava la mamma»

La vittima di Grandola aveva 20 anni. Era sul sedile posteriore della Bmw

«Perché la vita è un brivido che vola, è tutto un equilibrio sopra la follia. Ciao Matti». Ha scelto una delle frasi simbolo di “Sally” - brano del ’96 di Vasco Rossi - il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari, per ricordare Mattia Pretti, 20 anni (ne avrebbe compiuto 21 il prossimo 23 agosto) di Grandola ed Uniti, vittima del tragico incidente di San Siro nella notte tra l’1 e il 2 giugno. Il giovane era sul sedile posteriore della Bmw finita contro un muro. Mattia e Giacomo Tentardini erano cugini.

Il sindaco di Menaggio è il cognato di Giacomo Tendardini e Mattia l’ha visto crescere. «L’ho avuto a scuola cinque anni, dalla prima alla quinta elementare e l’ho allenato sino agli Allievi a Menaggio. Senza dimenticare gli anni trascorsi in colonia a Ponte», dice con la voce rotta dalla commozione. Mattia Pretti - un fratello gemello, Filippo - dava una mano a mamma Rita Guaita e alla zia Clara all’agriturismo “La Barcola”, tra i più conosciuti ed apprezzati del comprensorio. Papà Massimo Pretti è un artigiano edile ed è accorso sul luogo dell’incidente. A loro si è rivolto il sindaco di Grandola, Giancarlo Zanfanti, che sul profilo facebook istituzionale del Comune di Grandola ed Uniti ha parlato di «una gravissima tragedia che ha colpito la nostra comunità».

«La famiglia è distrutta dal dolore, come pure i parenti e l’intera comunità grandolese», le parole del primo cittadino. Dal pomeriggio del 2 giugno Giacomo Tendardini, 21 anni il prossimo 15 giugno, non è più intubato all’ospedale di Circolo di Varese. La Tac fortunatamente ha escluso lesioni interne e celebrali. Anche se le sue condizioni restano serie e per questo rimarrà sedato. Nel violento impatto della Bmw 320 - lui sedeva al fianco di Mykhailo Bynzar, alla guida della potente vettura - ha riportato una profonda lesione ad una caviglia, con l’altra gamba in fase di valutazione, lesioni ad una spalla e una lesione alla pleura, la membrana che ricopre i polmoni.

Attorno a lui (il fratello Alberto è un calciatore, in forza al Teramo, dopo due anni al Monza) si sono stretti mamma, papà e tutti i familiari. Giacomo Tentardini è uno studente universitario, nel vicino Canton Ticino. Dà una mano saltuariamente alla “Barcola” anche Mykhailo Bynzar, nazionalità ucraina, residente a Porlezza, 22 anni non ancora compiuti. E’ stato trasportato in codice rosso - massima gravità - all’ospedale di Gravedona.

(Marco Palumbo)

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