La Variante che non va: «Ma ora servono i fatti»

Colonno Il sindaco del paese che ospita il portale sud. «Noi, in mezzo al cantiere dal novembre di tre anni fa»

«L’interessamento e la presenza in prima persona al Tavolo istituzionale del ministero delle Infrastrutture rappresentano notizie importanti e attese, soprattutto dopo che molti degli amministratori avevano fatto notare su più livelli istituzionali che i lavori della Variante non stavano procedendo con il piglio sperato». Così il sindaco di Colonno, Davide Gandola, che dal 29 novembre 2021 - data d’inizio dei lavori al portale sud della Variante della Tremezzina - ha tenuto un canale di dialogo sempre aperto con Anas. Nonostante gli inevitabili disagi che si sono creati ai cittadini e agli automobilisti, affrontati con calma olimpica e senza mai perdere realmente le staffe.

Ma adesso è il momento di cambiare marcia. «Vedremo se alle buone intenzioni espresse al Tavolo di coordinamento faranno seguito i fatti», fa notare il primo cittadino, che a luglio ha ufficialmente avanzato la richiesta di aprire - come peraltro inizialmente annunciato da Anas - i 208 metri di salto di montone (o galleria di svincolo), vista la precaria situazione della cascata delle Camogge dopo le due violente ondate di maltempo del mese di luglio.

Durante il vertice di Villa Gallia, Anas ha chiarito che il salto di montone non può essere al momento ultimato e aperto al traffico per tre ordini di motivi, il primo riguarda i lavori in fase di ultimazione della vasca relativa all’impianto di sollevamento, il secondo - di gran lunga il più importante - ha a che vedere con il fatto che senza più l’utilizzo della Tbm (la fresa meccanica a piena sezione) non esistono più motivi pratici per ricavare nuovi spazi destinati al cantiere. Il terzo motivo riguarda la maggior praticità nell’utilizzo del salto di montone quale senso unico in ingresso e uscita per i camion diretti e di ritorno da Tirano con il materiale contenente idrocarburi naturali.

Il sindaco di Colonno ha così rilanciato sull’altro tema sensibile che riguarda il rapporto tra Comune ed Anas ovvero la creazione di un passaggio pedonale per raggiungere il cimitero.

«A margine dell’incontro di Villa Gallia ho chiesto al responsabile della Struttura Territoriale Lombardia, l’ingegner Nicola Prisco, di proseguire con la realizzazione della passerella pedonale già presente lato lago - fa notare Davide Gandola - Passerella da allungare sino al cimitero, creando poi le condizioni per un attraversamento in piena sicurezza. E’ un’ipotesi che Anas prenderà in considerazione a stretto giro. Sicuramente è un’iniziativa che chiediamo venga realizzata anche come segnale di attenzione dentro un dialogo, legato alle dinamiche del portale sud della variante, che ormai va avanti da tre anni».

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