
Cronaca / Lago e valli
Giovedì 20 Marzo 2025
La Variante delle promesse: «Tempi certi»
I sindaci di Griante e di Colonno sollecitano ad Anas un cronoprogramma aggiornato dei lavori. «Bene l’intervento del ministero dopo tanta incertezza, ora vogliamo sapere l’avvio delle volate con esplosivo»
Griante
I sindaci dei due portali - vale a dire Griante e Colonno - in vista della riunione del Cio (Comitato Istituzionale Occidentale) convocata per venerdì 28 marzo a Menaggio chiedono ad Anas «un cronoprogramma aggiornato dei lavori della Variante della Tremezzina», a fronte delle incertezze che permangono nonostante la ripresa - annunciata dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nella nota del 21 febbraio - delle opere sia alle Camogge che alla Ca’ Bianca.
«Occorre un cronoprogramma aggiornato di quanto accadrà a Griante, dove gli scavi delle gallerie di servizio e di svincolo sono fermi da oltre un anno e così a Colonno - fa notare il sindaco di Griante, Pietro Ortelli, in una nota inviata al nostro giornale -. E’ una richiesta perentoria che porterò sia al Tavolo istituzionale guidato da prefetto e presidente della Provincia sia alla riunione del Cio in programma il 28 marzo».
E ancora: «Chi mi conosce sa che preferisco i fatti alle parole - la chiosa di Pietro Ortelli - Per questo dico che occorre una risposta precisa sui tempi di ripresa delle volate e di conclusione dei lavori. Visto che la partita economica si è chiusa con un risultato positivo per il territorio - e di questo ringrazio il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini - ora bisogna incalzare Anas e impresa perché facciano la loro parte. Continuerò a battermi per questo finché non avrò risposte, cosicché tutti sappiano che i laghée hanno la testa dura».
Anche il sindaco di Colonno, Davide Gandola, concorda sul fatto che «a questo punto l’annuncio circa la ripresa dei lavori, pur positivo dopo mesi di incertezza, da solo non basta, se non accompagnato da un cronoprogramma dettagliato legato ai tempi ed alle modalità in cui verranno effettuate le “volate” tramite esplosivo».
«Lo anche in virtù del fatto che andiamo incontro ai mesi clou della stagione turistica e non possiamo certo trovarci davanti a 30-40 camion di cantiere in transito dalle nostre strettoie senza alcun preavviso o contromisura - rimarca il primo cittadino -. Mi auguro che il prossimo Tavolo istituzionale serva ad Anas per chiarire i dubbi che ancora accompagnano l’avanzamento del cantiere. Sempre che ovviamente le questioni aperte - in primis quella sulla destinazione di idrocarburi e arsenico - con l’impresa siano state risolte entro quella data».
© RIPRODUZIONE RISERVATA