«La Ztl solo per i turisti»
Prima richiesta in consiglio

Il gruppo di opposizione ha proposto un’esenzione dalla limitazione per tutti i residenti in paese

Anche l’argomento Zona a traffico limitato divide maggioranza e minoranza a Bellagio, infatti il gruppo “Bellagio per tutti: dal lago ai monti” ha rimarcato in campagna elettorale e successivamente nel corso del primo consiglio comunale la volontà di vedere la Ztl funzionante solo per i turisti e non per i bellagini.

Il candidato sindaco Umberto Gilardoni ha rimarcato la volontà già espressa nel programma elettorale: «Siamo d’accordo sulla necessità di avere una Zona a traffico limitato, va benissimo, Bellagio ha bisogno di una limitazione di questo tipo ma crediamo anche, d’altra parte, che un bellagino debba poter andare a Loppia o a Pescallo se vuole. Ci sembra una limitazione della libertà dei residenti, come peraltro pensiamo che la tassa di soggiorno si debba chiedere alle grosse società alberghiere ma non al piccolo affittuario del paese».

Il primo cittadino di Bellagio Angelo Barindelli ha replicato: «Non nego di essere amareggiato per la proposta del gruppo di Gilardoni di togliere la Ztl, quando abbiamo iniziato l’iter per introdurla o rimarcato con un intervento pubblico che una scelta di questo tipo ci avrebbe fatto perdere diversi voti, ma andava fatta per il bene del paese. Facendo un programma elettorale bisogna pensare al bene di Bellagio e considerare l’incredibile numero di turisti che abbiamo sulle strade delle zone residenziali. Ricordo infine al gruppo di minoranza che la tassa di soggiorno viene pagata dai turisti e non dei bellagini e ritengo giusto sia così, considerando il costo che rappresentano i turisti per il comune  in particolare in termini di servizi».

Il consigliere di minoranza Simone Cattaneo ha presentato per il suo gruppo consiliare un regolamento in cui si leggono i criteri ispiratori di opposizione propositiva che vogliono guidare “Bellagio per tutti” nel prossimo quinquennio. In questo elenco si parla di legalità degli atti, della loro pubblicità e trasparenza, della partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini, di un maggiore dialogo e infine di un controllo sull’attività amministrativa.

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