Maltempo, restano cinque gli sfollati a Torno

L’alluvione Il giorno nella frazione Rasina i danni stimati ammontano a 150mila euro

Hanno trascorso la terza notte fuori casa le ultime cinque persone (su un totale di diciotto) che mercoledì sera hanno dovuto fare i conti con il vasto smottamento che ha coinvolto la frazione di Rasina, sopra l’imbocco della galleria lungo la Lariana.

Lo ha confermato nel primo pomeriggio di ieri il sindaco Rino Malacrida, che abita proprio a Rasina e la cui casa è stata interessata dallo smottamento: «Finché non sarà in sicurezza il muro di quattro metri che ha ceduto sotto un volume di pioggia senza precedenti, almeno per quello che ci riguarda, queste cinque persone, tutti dipendenti dell’Hotel Sereno, rimarranno prudenzialmente ospiti dell’hotel Glavjc - spiega -. Contiamo di completare la messa in sicurezza tra oggi e domani mattina. La conta dei danni si attesta tra i 150 ed i 200 mila euro. Il torrente esondato, all’interno del quale tronchi e sassi hanno fatto da “tappo”, era pulito nella parte alta. Di fronte a questa intensità di precipitazioni, però, c’è stato ben poco da fare. Il crollo parziale del muro a bordo torrente ha fatto il resto».

Questa “alluvione lampo” (termine giustificato dalla quantità di pioggia caduta) è stata l’occasione per una riflessione a voce alta sulla gestione di questo tipo di emergenze: «Martedì sera ne ho avuto la conferma - dice Malacrida - Da soli non possiamo gestire queste emergenze in modo celere, come vorremmo. Sarebbe importante avere la disponibilità di una “task force” per le emergenze, quali alluvioni lampo o altri eventi estremi, operativa “h24”».

Malacrida si riferisce in particolare alla possibilità di contattare e avere subito operativi un geologo, un tecnico e così un ingegnere idraulico: «E’ un appello che rivolgo al prefetto Andrea Polichetti e a tutte le istituzioni competenti, a cominciare da Regione Lombardia e Amministrazione provinciale. Si potrebbe stilare un calendario con le reperibilità, cui attingere per eventi come quello di martedì pomeriggio». Il sindaco aggiunge un altro dettaglio: «Ci siamo trovati senza materiale o, meglio, con solo il nostro materiale disponibile, mi riferisco a pale (o badili), guanti e tutto il necessario per affrontare questo tipo di emergenze. Anche i vigili del fuoco, che ringrazio per il pronto intervento, avevano lo stretto necessario. E’ il caso che la questione, contestualmente alla task force, venga affrontata».

Abbiamo così girato le istanze del sindaco Malacrida al presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca: «Non basta uno scambio di opinioni tramite la stampa per perimetrare una vicenda così complessa. Mi limito a rimarcare che il Tavolo istituzionale che era stato istituito per Blevio - il Comune più colpito dal maltempo lungo la sponda orientale dal luglio 2021 in poi - ha visto la presenza del prefetto e di Regione Lombardia senza un nostro coinvolgimento. Non ricordo richieste di questo tipo anche da parte del sindaco di Torno».

«Aggiungo che, contestualmente, andrebbe affrontata anche la questione della pulizia della Lariana, che regolarmente svolgiamo in corrispondenza di eventi meteo come quelli accaduti a Blevio o in altri Comuni - dice ancora Bongiasca - Sarebbe importante capire a che punto è la messa in sicurezza delle zone a monte della Lariana nei diversi Municipi, tenendo conto dei costi rilevanti che ci siamo accollati negli anni».

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