Turismo sul lago: a Menaggio non c’è solo l’albergo di lusso, ora avanza l’idea del ristorante a lago

Menaggio Progetto in discussione ormai da vent’anni per ristrutturare l’ex casa di riposo della Sapienza. Si pensa a un nuovo locale con ascensore nella roccia

Torna d’attualità il progetto di albergo di gran lusso alla ex Sapienza. Progetto di cui, per la verità, si parla da oltre vent’anni unitamente a quello immobiliare di Nanch, dove originariamente era previsto un insediamento abitativo di 37 mila metri cubi complessivi su dodici ettari di collina, e che ora prevede interessanti novità sul fronte pubblico e privato.

Il mondo del turismo, sull’onda di un autentico assalto, continua ad essere particolarmente ricco di iniziative. La convenzione con il Comune, inesorabilmente scaduta, era stata prorogata fino al 2019 e, in seguito alla pandemia, ulteriormente estesa. A costruire, a suo tempo, era stata chiamata la società “I Cottages”, ma a capo del progetto c’è Amplifin, società finanziaria riferibile ad Amplifon, che adesso rilancia e si prefigge di realizzare anche un ristorante a lago nell’area della vecchia darsena, fra il centro paese e Nobiallo, con un ascensore che, salendo lungo la palestra di roccia, faccia da collegamento con l’albergo.

Un obiettivo quasi da sogno, per il quale sono in corso le analisi della roccia. L’ascensore, infatti, si muoverebbe una decina di metri all’interno della parete utilizzata come palestra di arrampicata di fianco alla galleria fra Menaggio e Nobiallo.

Il guadagno

Il Comune, da parte sua, ci guadagnerebbe due piani di parcheggi interrati all’altezza di San Michele, tra il cantiere nautico Colombo e il distretto dell’Ats Insburia, realizzati dal privato a proprie spese. L’opera pubblica, in base agli accordi, dovrà essere realizzata entro il 2028; in caso contrario il Comune incasserà 2,5 milioni di fidejussione e provvederà in proprio a concretizzare il parcheggio.

Se ne parla in campagna elettorale (anche Menaggio, come noto, sarà coinvolto nelle consultazioni elettorali dell’8 e 9 giugno) perché alcuni cittadini erano convinti di vedere già un cantiere operativo alla ex Sapienza, ma nonostante si tratti di un progetto dai notevoli contenuti e risvolti, non è di quelli destinati a influenzare il voto dei cittadini. Di Nanch e dell’albergo di gran lusso dove prima sorgeva la casa di riposo La Sapienza si parla, infatti, da oltre vent’anni.

La Comunità montana, sul nascere, aveva contestato il rischio di compromettere il collegamento boschivo fra la zona verde a monte e la valle del Sanagra e prima il Tar e poi il Consiglio di Stato avevano respinto il ricorso del costruttore. Il complesso di Nanch, oggetto di animata discussione anche in consiglio comunale, è così rimasto a metà, con il grandioso albergo sempre in sospeso, che dovrebbe sorgere nel comparto di maggior valore, dove accanto all’ex residenza per anziani, poi costruita nuova altrove, c’è anche una storica villa che fungeva da residenza delle suore. Amplifin ora mira addirittura al progetto di ristorante a lago e all’ambizioso collegamento con l’albergo tramite ascensore.

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