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Cronaca / Lago e valli
Domenica 16 Febbraio 2025
Moltrasio piange la morte di Clerici
«Scultore di talento, amante del lago»
Classe 1945, originario di Pognana, aveva aperto il suo atelier d’arte sin dal 1973. Insegnante al Carducci, ha firmato anche il monumento di fronte alla stazione San Giovanni di Como
Un grande artista che ha saputo lasciare la propria impronta creativa sul lago e in città, ma che viene ricordato anche per la sua empatia e umanità.
Lutto a Moltrasio per la scomparsa dello scultore Massimo Clerici, conosciutissimo per il proprio talento ben oltre i confini comaschi. Nato a Pognana Lario nel 1945, aveva appreso dal padre Nino e dal prozio Pietro Clerici le varie tecniche della scultura iniziando a esporre giovanissimo e aprendo nel 1973 il suo studio a Moltrasio: un atelier di scultura dove ammirare le sue opere accanto a quelle di padre e prozio.
Proprio a loro era stata dedicata nel 2009 a Como la mostra nelle sale dell’associazione Famiglia Comasca, curata da Massimo. Insegnante di modellato all’Istituto Carducci dal 1992, tra le sue opere più importanti ci sono il monumento “Le mani” a Como di fronte alla stazione di San Giovanni; la “Principessa Mafalda di Savoia d’Assia” sul lungolago di Como, poi a Brema “L’albero della vita” per un importante albergo.
Non poteva mancare il tocco anche nel suo paese, Moltrasio: prima con il monumento dedicato a Vincenzo Bellini in zona San Rocco, sul lungolago, e poi quello in memoria del musicista Virgilio Ranzato, che gli era stato commissionato da Ida Bortuzzo, nuora di Ranzato.
Era stato presente insieme ad altri artisti anche al “Simposio di scultura” che si era svolto a Laglio nel 2021, dove c’era stata la possibilità di vederlo lavorare dal vivo per vedere la realizzazione della statua poi posizionata in piazza Roma.
«Massimo Clerici per me è stato un amico, 40 anni fa quando sono arrivato è stato una delle prime persone che ho conosciuto – lo ricorda il sindaco di Moltrasio Giuseppe Carrano -. Era usuale trovarci a cena tra amici, negli anni ’80 e ’90 Moltrasio era fucina di persone che arrivavano da Como e fuori città e trovavano qui una sorta di paradiso. Un uomo molto empatico e disponibile, si arrabbiava soltanto quando si parlava di politica. Ho visto crescere i suoi figli. Gli dedicheremo sicuramente qualcosa di speciale in paese, un artista riconosciuto non solo in Lombardia».
Anche l’ex sindaco di Laglio Roberto Pozzi, che lo aveva voluto al simposio organizzato quattro anni fa e che aveva riscosso un grande successo anche nel mondo della cultura, spende delle belle parole per lui: «Massimo era un uomo generoso, schietto e verace. Un moltrasino attaccato al suo territorio che ho avuto l’onore di frequentare con la cara Graziella che da poco ci ha anch’essa lasciato. A Laglio rimarrà indelebile il suo ricordo grazie alla sua scultura che nel 2021 nell’ambito del Simposio di Scultura venne realizzata e posizionata in Piazza Roma. Se ne va un amico buono e un grande artista». Martedì in piazza San Rocco a Moltrasio a partire dalle 14.30 ci sarà una commemorazione pubblica.
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