Cronaca / Lago e valli
Domenica 07 Giugno 2020
Moto d’acqua a 300 metri dalla riva
«Non c’entrano con il nostro lago»
Laglio: l’ordinanza di Pozzi impone anche il divieto di navigazione delle barche entro 150 metri. «Dobbiamo favorire una navigazione meno inquinante ed eliminare i motori a combustione»
Niente più moto nel lago davanti a Laglio, sci nautico sì ma a non meno di 300 metri dalla costa e divieto di navigazione entro i 150 metri.
Queste le novità introdotte dall’ultima ordinanza del sindaco Roberto Pozzi circa le regole da rispettare quando si naviga nelle acque lagliesi. Il provvedimento va dunque a rivedere una delle due cosiddette “ordinanze Clooney” che, ogni anno, viene emessa con l’arrivo della bella stagione.
Come si legge anche dal sito del Comune di Laglio, è vietato dunque utilizzare moto d’acqua in tutto lo specchio d’acqua del Comune di Laglio (fino alla linea di mezzeria del lago) così come effettuare ormeggio, varo, alaggio o deposito delle stesse; si può praticare sci nautico, ma stando almeno a 300 metri dalla riva mentre la distanza di navigazione di tutti i mezzi a motore superiori ai 3 Hp è salita a 150 metri (gli altri anni era fissata a 100).
Disco orario
I pontili di approdo temporaneo (in piazza Roma e al Municipio) sono infine riservati al solo attracco di unità di navigazione per un arco temporale di due ore.
Le violazioni all’ordinanza sono punite con una sanzione da 256 fino a 1377 euro. Una decisione presa, come si legge sull’ordinanza, «considerato che nello spazio lacuale del Comune di Laglio vengono svolte attività di canottaggio, waterbike, stand up paddle, nuoto e pesca e che sono presenti diverse zone di ormeggio natanti con relativa movimentazione degli stessi e ritenuto di dover adottare provvedimenti al fine di tutelare l’incolumità pubblica e misure più restringenti atte a garantire la normale navigazione, l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone».
«Abbiamo provveduto ad emettere l’ordinanza che limita e precisa l’utilizzo dei mezzi a motore nel nostro spazio acqueo – puntualizza Pozzi».
Nessun integralismo
«Di fatto rende inutile l’ordinanza che annualmente veniva emessa per evitare pericolo alla navigazione nel braccio di lago prospiciente Villa Oleandra, aumentando la distanza minima dalla riva ad eccezione dei mezzi autorizzati. Vieta anche l’utilizzo delle moto d’acqua nelle acque demaniali del Comune. Queste imbarcazioni sono avulse dalla realtà del nostro lago e meglio si trovano nelle ampie, aperte, acque marine. Come per il settore automobilistico dobbiamo “spingere” per favorire una navigazione meno inquinante, con motori a propulsione elettrica oo utilizzando energie naturali: il vento, il fotovoltaico. È una strada lunga ma dobbiamo cominciare a percorrerla, per arrivare un giorno ad eliminare sul nostro lago i motori a combustione. Senza integralismi e colpi di mano ma dobbiamo davvero cominciare ad avviare questo percorso».n
Daniela Colombo
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