Muoiono a diciotto anni
alla festa con gli amici

Daniel Ghedin era di Sorico, Riccardo Micheli invece di Piantedo. Fatale forse un mix di alcol e droga. L’allarme lanciato da altri tre ragazzi

Sarà l’autopsia a dover accertare la causa della morte di Daniel Ghedin e Riccardo Micheli, i giovani di 18 anni originari rispettivamente di Sorico (in provincia di Como) e di Piantedo (in provincia di Sondrio), trovati senza vita, domenica sera, nella propria abitazione nel centro di Colico, a seguito a un arresto cardiocircolatorio.

A dare l’allarme erano stati altri tre giovani, due ragazze e un ragazzo, tutti coetanei e residenti nella zona (anche se non in paese), che in quel momento si trovavano all’interno dello stesso appartamento di via Nazionale che Daniel e Riccardo (il primo operaio, il secondo disoccupato, entrambi già conosciuti dalle forze dell’ordine), avevano da poco preso in affitto.

Nell’abitazione, infatti, era stata organizzata una festa tra amici, nonostante il divieto di spostamenti e assembramenti dettato dalla normativa anti coronavirus.

Il sospetto, che come detto dovrà essere confermato (o smentito) dagli esami sulle salme, è che possa essere stata una serata a base di alcol, farmaci e droghe, ad aver causato il malore che ha portato al decesso di Daniel e Riccardo.

L’allarme era scattato poco prima le 21, quando le due ragazze, dopo essersi svegliate, si sono accorte che i due padroni di casa non rispondevano.

Spaventate, avevano così chiamato il 112 per richiedere l’immediato intervento dei soccorsi sanitari.

Sul posto erano così giunti i volontari della Croce Rossa di Colico e del Soccorso Bellanese, insieme all’elisoccorso Areu alzatosi in volo da Brescia.

Inoltre era stato chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Morbegno e dei Carabinieri.

I tentativi di rianimazione dei due ragazzi si erano però rivelati inutili e non c’era stato altro da fare che constatare la morte di Daniel e di Riccardo.

Le indagini

Il magistrato di turno della Procura di Lecco ha disposto il sequestro dell’appartamento e l’esame autoptico sui corpi delle vittime per comprendere esattamente le cause che hanno portato i due amici in arresto cardiocircolatorio.

All’interno non sono state rinvenute tracce delle sostanze stupefacenti più diffuse, come eroina o cocaina, ragione per cui il sospetto è che i giovani, insieme all’alcol, possano avere fatto uso di un mix di farmaci e altre droghe.

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