Mutuo Soccorso di Schignano:
dopo 144 anni entrano tre donne

Quasi una “rivoluzione”: accolte le domande di adesione presentate allo storico sodalizio. Il presidente Peduzzi: «Da quando sono al vertice, ho sempre portato avanti questa istanza»

La consegna nel primo pomeriggio di oggi della bandiera ai neodiciottenni, primo atto della “Vegèta” (granitica tradizione schignanese), avviene in un anno speciale per la Società Generale di Mutuo Soccorso di Occagno, presieduta da Bernardo Peduzzi e forte di 46 soci, comprese tre nuove iscrizioni “in rosa”.

E qui sta la novità che definire epocale è persino riduttivo. Dopo 144 anni dalla Fondazione di questa meritoria Società il Consiglio direttivo composto dal presidente e da sei consiglieri ha deliberato «l’accoglimento di tre domande di adesione al sodalizio», giunte in estate, ad appannaggio di altrettante e giovani rappresentanti del gentil sesso.

Questa storica novità in realtà era già possibile sin dal 21 marzo 2014, giorno in cui l’assemblea straordinaria dei soci aveva adottato il testo del nuovo statuto, in base al quale all’articolo 4 (del titolo “III”) veniva introdotta la possibilità di essere soci «per tutte le persone fisiche che ne facciano richiesta».

Quella dizione neutrale “persone” aveva dunque formalmente aperto già dieci anni or sono le porte della Società di Mutuo Soccorso di Occagno anche alle donne. Ora con una lettera a firma del presidente e con timbro della Società generale di Mutuo Soccorso di Occagno a Martina, Jole e Lisa - tutte giovanissime - è stato comunicato «l’avvenuto accoglimento della domanda di adesione al sodalizio».

«Sin dal 2006, da quando cioè sono presidente, ho sempre portato avanti questa istanza sia nei confronti del Consiglio direttivo, che ringrazio per averla avallata sia nei confronti dei soci - rimarca ancora Bernardo Peduzzi -. Alle tre nuove iscritte va il nostro più cordiale benvenuto».

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