Nasce il Comitato dei sindaci: «La Variante deve ripartire, andremo dal prefetto»

Menaggio Quaranta amministratori hanno partecipato all’incontro guidato dal presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca. «Senza certezze siamo pronti alla mobilitazione di piazza»

Quaranta sindaci ieri sera, nell’accogliente aula magna dell’istituto superiore “Vanoni”, hanno formalizzato la ricostituzione del Cio, il “Comitato istituzionale occidentale del lago di Como”.

Entro il prossimo mese di gennaio i sindaci formalizzeranno l’adesione, con annessa dote economica pari a 1 euro per abitante per i Comuni fino a 3 abitanti e 2 euro per abitante per quelli da 3 mila abitanti in poi. Cio che eleggerà poi presidente e direttivo (otto membri più il presidente dell’Amministrazione provinciale o un suo delegato). Il neonato Comitato, sorto sulle ceneri di quello che era il Cisr (Comitato istituzionale statale Regina), avrà subito un primo banco di prova con l’iter a singhiozzo della Variante della Tremezzina, la “madre” di tutti i problemi del lago.

Come si ricorderà, attraverso il nostro giornale Anas - attraverso la direzione generale di Roma - ha formalizzato la decisione del Collegio Consultivo Tecnico entro dicembre, lasciapassare necessario per arrivare poi alla ripresa dei lavori di scavo a Colonno e in quota maggiore a Griante.

«Abbiamo raccolto il malcontento dei sindaci presenti stasera (ieri, ndr.) per il prolungato silenzio di Anas - conferma il presidente dell’Amministrazione provinciale, Fiorenzo Bongiasca -. Da qui la necessità di un incontro urgente con il prefetto Corrado Conforto Galli, aperto anche ad una delegazione del Cio, di cui necessariamente faranno parte i sindaci dei due portali (Colonno e Griante)».

Il presidente di Villa Saporiti ha ribadito un concetto già espresso a “La Provincia” e cioè che «in assenza di certezze, sarà inevitabile a gennaio, una volta ufficialmente ricostituito il Cio, una mobilitazione di piazza su larga scala». Mobilitazione che avrebbe ben pochi precedenti - visti i 50 Comuni coinvolti - nella storia recente (e non) del lago di Como.

Dicembre a questo punto rappresenta uno snodo di fondamentale importanza non solo per il destino della Variante della Tremezzina, ma anche per i rapporti futuri tra Anas (ente proprietario della statale Regina nonché stazione appaltante della variante) e territorio.

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