Cronaca / Lago e valli
Martedì 31 Dicembre 2024
Non si può pattinare sul lago di Piano: «Ma molti non rispettano il divieto»
Carlazzo Tante le persone, anche nonni con i nipoti, che si divertono (rischiando) sul ghiaccio. Il sindaco: «Sembrerebbe scontato, e invece tanti lo fanno». Previste multe da 25 a 500 euro
«Vieni qui anche tu, dai» - dice un nonno che sta sul laghetto ghiacciato al nipote che ha qualche timore. E’ l’immagine emblematica di una discutibile tradizione che, fin da secoli scorsi, ha sempre spinto la gente sulla superficie ghiacciata del Lago del Piano: un tempo con carretti per il trasporto di legna, oggi per pattinare.
Domenica sono state davvero tante le persone che si sono addentrate sullo specchio d’acqua, ghiacciato sì, ma neanche totalmente e, comunque, con la coltre di ghiaccio di spessore tutt’altro che rassicurante. Ma come si diceva, chi è del posto tende a difendere la tradizione: «E’ da quando avevo 8 anni che vado sul lago ghiacciato a pattinare o con la slitta – commenta un utente della pagina facebook Porlezza e Valli – . Non è mai annegato nessuno, solo un sub che faceva apnea quando lo strato di giaccio misurava 70 centimetri. Sono più sicuri 5 centimetro di ghiaccio sano, comunque, che 40 di ghiaccio marcio».
Ma forse chi commenta non ricorda che nel 2019 un settantenne entrato con i pattini era rimasto intrappolato in acqua a una decina di metri dalla riva dopo che il ghiaccio si era frantumato; provvidenziale era risultato il passaggio di due ragazzini che avevano dato l’allarme. Era toccato anche a un altro pensionato, anch’egli con i pattini ai piedi, rischiare di annegare nell’acqua gelida: venne salvato grazie all’arrivo dell’elisoccorso. Un’altra utente dei social racconta fa un paragone a distanza di tempo: «Cinquant’anni fa mio marito, allora ragazzino, ha attraversato più d’una volta con suo padre il laghetto ghiacciato con un carretto pieno di legna, perché all’epoca non esisteva una strada. C’è da dire che a quei tempi già a novembre il ghiaccio era spesso».
Ieri il sindaco, Antonella Mazza, ha firmato un’ordinanza che vieta a chiunque di entrare nel laghetto ghiacciato, con tanto di cartelli posizionati sul posto: «Sembrerebbe scontato, almeno per gli adulti, ravvisare il rischio che si corre addentrandosi sulla superficie ghiacciata, eppure molti si spingono addirittura al largo – osserva il primo cittadino – . Il freddo delle scorse settimane ha provocato un inizio di solidificazione della superficie, ma la coltre di ghiaccio ha uno spessore tale da non consentirne l’accesso in sicurezza. Detto questo, è sempre sconsigliabile avventurarsi sul laghetto». Le sanzioni per i trasgressori vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
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