Notte di follia, indizi su una baby gang

Tremezzina Indagini dei Carabinieri a Ossuccio e Lenno: al vaglio le immagini di telecamere pubbliche e private. Si delineano i contorni del pestaggio al turista montenegrino, a cui è stato sottratto un Rolex da trentamila euro

Si sta stringendo di ora in ora il cerchio attorno ai responsabili - cinque, sei giovani, alcuni dei quali minorenni - del sabato notte di follia tra Ossuccio e Lenno (anche se ieri sono giunte segnalazioni di altri danneggiamenti e minuti di forte tensione anche da Tremezzo), chiuso con la razzia al bar della Pro loco di Ossuccio e il furto con annesso pestaggio (sfociato poi in rapina) ai danni di un ventisettenne montenegrino tra Isola di Ossuccio, Campo e Sant’Andrea di Lenno. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza (il riferimento è alle telecamere pubbliche, ma anche private) ha permesso ai carabinieri di Tremezzina, sotto l’egida della Compagnia di Menaggio, di isolare alcuni frammenti di grande interesse, in particolare legati a due dei componenti di quella che si può definire almeno in parte una baby-gang. Accanto alle immagini ci sono anche le testimonianze di chi si è trovato sulla propria strada il gruppo di giovani, che - incurante di ogni possibile ostacolo - si è persino fermato ad ascoltare musica in zona Sant’Agata a Ossuccio (sotto le abitazioni) con la cassa rubata poc’anzi al bar della Pro loco, allestito presso il parco comunale con vista sull’isola Comacina. Le indagini hanno dunque imboccato la giusta direzione e non è escluso che da qui ai prossimi giorni si registrino importanti novità. Come detto, sono due in particolare le posizioni su cui i militari dell’Arma stanno serrando i ranghi, così da dare anche una risposta celere alle legittime preoccupazioni di chi ha vissuto direttamente o indirettamente questo sabato notte davvero senza precedenti, almeno in zona.

Nel frattempo si sono anche meglio delineati i contorni del pestaggio cui è rimasto vittima un ventisettenne montenegrino, che aveva da poco lasciato Villa Balbiano dopo un matrimonio. Sembra che il giovane - un po’ alticcio (secondo quanto lui stesso avrebbe riferito) - abbia raggiunto a fatica l’auto presa a noleggio, parcheggiata in via Vaccani ad Ossuccio, a circa 500 metri da Villa Balbiano. Lì sarebbe stato raggiunto dal gruppo di giovani, che oltre alle chiavi dell’auto e a portafoglio si sarebbe poi impossessato anche di un “Rolex” da 30 mila euro. Il ragazzo montenegrino avrebbe così deciso di farsi giustizia da solo, finendo però nella morsa dei giovani che l’hanno picchiato senza troppi fronzoli utilizzando anche un corpo contundente. Per strada, distante però dal luogo del pestaggio, sarebbe stato rinvenuto anche un martello. Il giovane ha poi raggiunto in mattinata l’hotel che lo ospitava e da lì in ambulanza l’ospedale di Gravedona dove è stato medicato per una ferita lacero-contusa piuttosto profonda alla testa oltre ad alcune contusioni.

Avrebbe comunque deciso di non rientrare in patria, ma di proseguire il soggiorno sul Lario. È chiaro che la vicenda sin dalle prime ore di domenica mattina ha tenuto banco in zona, riproponendo peraltro anche il tema del post-eventi a Villa Balbiano, citando i precedenti raccontati anche dal nostro giornale, come quello dei due giovani in evidente stato di alterazione sdraiati quasi sulla statale nel cuore della notte. Nelle prossime ore, come detto, alle indagini potrebbe essere impressa la svolta decisiva.

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