Ordinanza senza controlli. E sulla Regina passano tutti

Sala Comacina: il provvedimento scattato in anticipo di due mesi sul previsto Ma ancora molti lo ignorano, nonostante la presenza sul posto dei movieri

Sala Comacina

L’ordinanza finalmente c’è, i controlli non ancora o almeno non ancora in maniera capillare, a causa (anche) dell’anticipo di due mesi del provvedimento che dal 15 marzo e sino al 15 novembre limita il transito dei bus turistici (unica direzione concessa Colonno-Ossuccio) e dei mezzi pesanti sopra gli 11 metri, per i quali la Regina è off limits tra le 6.30 e le 21.

Ieri mattina il nostro giornale in presa diretta ha potuto immortalare un bus turistico che “scendeva” da Sala Comacina verso Colonno - dunque in direzione vietata - e così almeno due mezzi pesanti sopra gli 11 metri che hanno percorso le quattro strettoie tra Colonno e Ossuccio.

Nulla di trascendentale al momento, ma certo le immagini di ieri dimostrano che l’ordinanza ha piena efficacia solo a fronte dei controlli.

Peraltro anche un buon numero di mezzi pesanti tra i 9,1 e gli 11 metri in mattinata sono transitati verso Colonno da Ossuccio, dunque in direzione vietata. Di sicuro le immagini di ieri rappresentano un monito ad Anas (ente proprietario della Regina) e così alla prefettura per ciò che potrà accadere in piena stagione turistica se al provvedimento in essere fino al 15 novembre non verranno affiancati controlli e sanzioni accompagnate dall’inversione a “u” a Sala Comacina (al confine con Colonno) e così sopra la Regina a Ossuccio. Questo perché la sola sanzione da 87 euro, decurtati del 30% se pagati entro cinque giorni non rappresentano un deterrente ad imboccare le strettoie lungo la Regina.

Ieri a sbrogliare l’intricata matassa viabilistica ci hanno pensato ancora una volta i movieri, presenza sempre preziosa nelle quattro postazioni tra Colonno e Spurano di Ossuccio e così in corrispondenza della strettoia di Gravedona. Al momento i controlli straordinari disposti dalla questura riguardano i fine settimana ed è chiaro che la polizia locale di Tremezzina non può essere impegnata da mattina a sera nei controlli legati all’ordinanza per bus turistici e mezzi pesanti.

Si tratta di un problema non di poco conto, anche perché soprattutto i conducenti stranieri - a precisa domanda - hanno risposto di non conoscere il provvedimento. In attesa di capire quando l’Associazione “Sistema Trasporti” depositerà il terzo ricorso della serie urgono contromisure sui controlli.

L’alternativa è rivivere - pur con l’ordinanza in essere - gli ingorghi che hanno caratterizzato la scorsa primavera, tanto che poi Anas d’intesa con l’allora prefetto Andrea Polichetti si era vista costretta ad introdurre il provvedimento di limitazione di bus turistici e mezzi pesanti (sopra gli 11 metri) a partire da metà maggio. Quest’anno si è deciso di anticipare l’ordinanza di due mesi, anche se non tutti i dettagli sono ancora al loro posto, a cominciare da una segnaletica verticale poco comprensibile. Nel frattempo oggi complice la festività svizzera di San Giuseppe la Regina è attesa da un primo banco di prova.

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