Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 26 Giugno 2024
Ospedale, Fontana nega tutto. I suoi consiglieri lo smentiscono
Menaggio Dopo Bertolaso, il presidente della Regione rilancia: «Polemica su cose mai dette». Ma gli esponenti comaschi di tutti i partiti stanno preparando una mozione unitaria
Blindato dopo il vertice di lunedì pomeriggio a Palazzo Lombardia il “no” alla chiusura del Pronto Soccorso, la partita per il rilancio dell’ospedale di Menaggio resta più che mai aperta sui tavoli istituzionali (come vedremo il tema ha tenuto ieri banco in Consiglio regionale) e così sul territorio.
«Frainteso»
Prima di entrare nel vivo di quanto accaduto all’interno e a margine della seduta di ieri del Consiglio regionale dedicata al Piano Socio-Sanitario c’è da registrare la presa di posizione - la prima dell’inizio di questa intricata vicenda - del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che proprio a margine della seduta convocata sino alla mezzanotte di ieri al Pirellone ha confermato che «sono state date rassicurazioni su delle cose che non sono state mai dette né che erano mai state prese in considerazione».
Il riferimento è alle parole dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, che prima della retromarcia sulla chiusura del Pronto Soccorso nel corso dell’ora e mezza di summit avrebbe detto di essere stato frainteso. «E’ stata creata una tempesta in un bicchiere d’acqua», ha poi tagliato corto il presidente Fontana a margine della seduta del Consiglio regionale.
Quanto al futuro dell’ospedale di Menaggio il governatore lombardo ha confermato che «si valuterà e si prenderanno decisioni. E’ in corso un confronto tra i sindaci e la direzione generale. Il confronto proseguirà e alla fine prenderemo delle decisioni».
In Consiglio regionale, come anticipato, l’argomento ieri ha tenuto banco dentro e fuori l’aula del Pirellone. Attorno alle 19 la consigliera Anna Dotti (Fratelli d’Italia) ha confermato a “La Provincia” un’indiscrezione che circolava già dalla tarda mattinata e cioè delle trattative in corso per la predisposizione di una mozione sul futuro dell’ospedale sottoscritta da tutti i consiglieri comaschi. Mozione finalizzata sia al tema del Pronto Soccorso che al rilancio del presidio ospedaliero. «Il potenziamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio è una priorità inderogabile», la chiosa di Anna Dotti. Anche da Sergio Gaddi (Forza Italia) è arrivata la conferma della volontà di dar corso ad una mozione sottoscritta da tutti i consiglieri comaschi.
Le trattative
Questo dopo che in mattinata il consigliere del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, aveva depositato una mozione urgente sottoscritta dai consiglieri del Partito Democratico che impegnava il presidente della Giunta regionale e il Consiglio regionale «ad attivarsi per un percorso condiviso, unitamente agli amministratori comunali e regionali del territorio, volto al potenziamento del Pronto Soccorso già presente in loco ed al ritorno dell’ospedale Erba-Renaldi alla sua piena operatività».
«Fontana venga a Menaggio a vedere le condizioni in cui versa l’Erba-Renaldi - la chiosa di Angelo Orsenigo -. Così potrà vedere i quattro reparti chiusi e i 35 posti letto su 77 andati persi. Potrà rendersi conto che le preoccupazioni delle nostre comunità non sono certo una tempesta in un bicchier d’acqua».
Nel frattempo, mentre di ora in ora aumentano le adesioni all’incontro pubblico promosso dal Comitato per la difesa dell’ospedale di Menaggio per venerdì sera (alle 21) nell’aula magna della scuola media “Jacopo Rezia” (incontro aperto a cittadini, sindacati, amministratori locali e regionali nonché rappresentanti delle istituzioni), ieri - a causa «della contingente situazione legata all’ospedale di Menaggio» - è stato rinviato a data da destinarsi l’appuntamento dal titolo “La salute è un diritto”, inizialmente programmato per giovedì a Cernobbio.
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