Cronaca / Lago e valli
Martedì 14 Aprile 2020
Pasquetta, controlli
con i finanzieri
Lago e boschi deserti
Pochi trasgressori e niente gite fuori porta. Coppia sorpresa a fare un pic nic in spiaggia fugge via. L’unica barca sul Lario è quella del pescatore generoso
Vedono la motovedetta della Finanza e riempiono la borsa frigo, recuperano la coperta-tovaglia, raccattano i maglioncini, si alzano di scatto e si infilano in una viuzza tra casa e muro. Il tutto in pochi istanti. In una pasquetta da tutti a casa e guai a chi esce, qualche furbo ci ha provato lo stesso a godersi una giornata in riva al lago nonostante i divieti. Ma i trasgressori, questa volta, sono davvero pochi. Anche - e soprattutto - nei luoghi maggiormente presi d’assalto per le tradizionali gite di pasquetta: il nostro meraviglioso lago e i sentieri della Spina Verde.
I controlli sul lago
Victor 9006, è il nome in codice dell’imbarcazione della stazione navale lago di Como della Guardia di finanza. Ore 13,. I marescialli Nicola Andreozzi e Roberto Stamerra e l’appuntato Gianluca Giorgio lasciano la base in zona hangar: «Si, centrale, siamo in servizio Covid» confermano ai colleghi del 117. Destinazione Bellagio.
Caldo ma non troppo, sole ma non a picco, il giusto vento per gli amanti della vela: a vederla così la giornata perfetta per uscire in barca. Ma di barche neppure l’ombra. Anzi no, una c’è: quella del pescatore di Lenno Livio De Angeli, che ogni giorno accompagna l’infermiera Eleonora Casartelli al lavoro nella Rsa Villa Citterio (casa di riposo dove sono morti 8 dei 33 anziani ospitati). «Si torna a casa» dice l’infermiera ai finanzieri, che ormai la conoscono bene. E così la barca di Livio, che sulla prua ha scritto “me ne frego”, motto che però non mette in pratica (chiedere a Eleonora per conferma) riparte verso Lenno. Di altre barche, neppure l’ombra.
Si costeggia quindi fino a Bellagio, con tappe nei luoghi solitamente affollati, come l’Orrido di Nesso: deserto. A Lezzeno c’è un uomo sulla spiaggia, vede arrivare l’imbarcazione della Reparto Operativo Aeronavale della Finanza e fugge a gambe levate all’interno delle stradine pedonali. «È successo spesso negli ultimi giorni» conferma l’equipaggio. Di multe, però, poche anche prima del blindatissimo ponte pasquale: una donna che dava da mangiare alle anatre nella zona dell’hangar e due ragazzi sorpresi a pescare.
E a proposito di cibo a cigni e anatre, a Sala Comacina una donna impegnata a svuotare un sacchetto di pane appena vede la prua di Victor 9006 puntare verso di lei si allontana senza più voltarsi indietro. Ma veloce come la coppia sorpresa sulla riva alla “zoca de l’oli”, di fronte all’isola Comacina. I finanzieri vista la fuga contattano la centrale del 117: in zona, infatti, c’è una pattuglia della polizia locale, i vigili vengono allertati, ma di le vie di fuga per l’uomo con maglietta bianca e golfino giallo e per la compagna con vestitino nero e borsa frigo al seguito erano davvero troppe.
I controlli nei boschi
Dal lago ai sentieri. In questo caso con i finanzieri della compagnia di Olgiate Comasco, guidati dal capitano Salvatore Stella. Destinazione prima la Spina Verde, quindi il parco del Lura. Alla chiesetta dei Pittoli di Cavallasca c’è un’Audi in sosta. È di un ragazzo di Senna Comasco: lui non si trova, dovrà spiegare perché la sua auto si trovava lì. Passa il titolare dell’agriturismo Agrifoglio: «Davvero un gran brutto periodo» commenta, mentre fornisce l’autocertificazione (valida) ai finanzieri.
In mattinata la pattuglia di Olgiate aveva multato tre ragazzi: erano su un bus e hanno ammesso che erano diretti a casa di amici per una grigliata: 250 euro di ammenda, e buona pasquetta (in città la polizia locale ha fatto 3 multe, due a persone a piedi). Nel Parco del Lura, in una radura solitamente presa d’assalto nei weekend, c’è solo una ragazza impegnata a fare foto: «Ma quindi mi denunciate?». Abita vicino, niente multa, men che meno denuncia. Di auto per strada davvero poche: c’è il neopapà di ritorno dall’ospedale, i due volontari del centro migranti, il papà diretto in farmacia perché il figlio si è ferito a un piede, quello che è andato a ritirare la spesa. Insomma, tutti ligi o quasi. In una Como irriconoscibile
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